Ricostruzione alloggi pubblici: Mia Casa d'Abruzzo chiede Consiglio regionale straordinario

08 Settembre 2012   11:31  

Il Mia Casa d'Abruzzo ha chiesto al Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, all'Ufficio di Presidenza ed alla Conferenza dei Capi Gruppo consiliari di svolgere una seduta straordinaria del Consiglio regionale per la giornata di martedì 18 settembre per fare il punto sullo stato della ricostruzione e messa in sicurezza antisismicadegli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica approvando un primo atto di indirizzo e di controllo nei confronti dei “soggetti attuatori” della ricostruzione degli alloggi di proprietà dell'ATER dell'Aquila e dei Comuni del cratere.

Proprio in questi giorni agli inquilini sfollati, che se le loro abitazioni fossero state già riparate e anche in parte ricostruite potrebbero ritornare al più presto a casa, viene richiesto di pagare un “contributo alle spese” di gestione e manutenzione degli alloggi dei Complessi C.A.S.E. e M.A.P. e che dovrà essere pagato, anche con gli arretrati di un anno, solo da coloro che, essendo Inquilini non proprietari, erano in affitto prima del terremoto del 6 aprile 2009.

 

E' “veramente diabolico”, a tale riguardo, il comportamento sia del Presidente Chiodi e del Sindaco dell'Aquila Cialente, ma anche del Ministro per la coesione territoriale Barca, i quali non rispondono a nessuna delle domande poste dal Mia Casa e no0n dicono “ancora” una parola chiara e definitiva in merito al destino delle famiglie della Edilizia Residenziale Pubblica ancora sfollate e su quali siano le giustificazioni adducibili al perché la Regione Abruzzo, l'ATER, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e il Comune dell'Aquila abbiano perso, e stanno perdendo, tempo “prezioso” ai fini della ricostruzione “pesante”.

Il Mia Casa d'Abruzzo sin dall'immediato post-terremoto ha deciso di “fare riferimento” diretto alla massima Istituzione legislativa regionale ai fini di una “corretta” partecipazione e un disinteressato sostegno all'opera di riparazione e ricostruzione del patrimonio abitativo pubblico dell'ATER e dei Comuni del cratere: per questo, il 18 ottobre 2010 (quasi due anni fa!) ha inviato all'intero Consiglio regionale, ai Gruppi consiliari, ad ogni singolo consigliere ed alla 2^ Commissione consiliare permanente competente in materia, una bozza articolata di “Proposta di Legge Regionale”, che prendendole ad esempio ha raccolto il meglio espresso in circostanze analoghe dalle Regioni Umbria e Friuli Venezia Giulia.

 

Nessuno, tra Istituzioni, Enti strumentali e soggetti attuatori, ha avuto la “forza e il coraggio” di utilizzare i 150 milioni di euro a disposizione per la Edilizia Residenziale Pubblica Regionale e Comunale sovvenzionata: lo stesso Consiglio regionale è stato tranquillamente a guardare, lasciando cadere ed ignorando sistematicamente l'unica proposta seria e concreta, avanzata dal Mia Casa, che avrebbe consentito l'avvio della ricostruzione e la utilizzazione dei fondi immediatamente utilizzabili, in particolare e proprio dopo la fine della fase di emergenza, di soccorso e di gestione “centrale e commissariale” e con il passaggio delle consegne e delle competenze alla Regione Abruzzo, alla Provincia dell'Aquila ed ai Comuni del cratere.

Il Consiglio regionale ha invece preferito seguire una strada diversa, quella di non fare assolutamente nulla e, dunque, anche indirettamente, lasciare spazio ad ogni illazione circa un possibile “mancato contrasto” nei confronti dell'arrivo in Abruzzo della famigerata “cricca ridens” e, come si viene a sapere dalle cronache giudiziarie, forse, della stessa criminalità organizzata ad essa eventualmente collegata.

Ecco perché al termine della Assemblea svoltasi a L'Aquila giovedì 6 settembre gli Inquilini hanno deciso di tenere nella giornata di Martedì 18 settembre, dalle ore 10,00 in poi, un “Sit-In di sollecitazione” nel Piazzale della Villa Comunale dell'Aquila davanti alla Sede del Consiglio regionale in occasione della prima seduta dopo la pausa estiva.

Il Mia Casa, in merito agli inaccettabili e ingiustificabili ritardi nella ricostruzione sia leggera che pesante degli alloggi pubblici, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

 

 


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