Ricostruzione case popolari, Rapagnà: "Legge ad hoc, il Consiglio regionale rinvia ancora"

27 Settembre 2011   20:15  

"La Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale ha deciso, per l'ennesima volta, di non inserire all'ordine del giorno della seduta di martedì prossimo 4 ottobre l'esame, la discussione e l'approvazione di una 'Legge regionale ad hoc' di indirizzo e di controllo della ricostruzione leggera e pesante e sulla messa in sicurezza antisismica della edilizia residenziale pubblica, dentro e fuori il cratere". E' quanto denuncia Pio Rapagnà del movimento Mia Casa degli inquilini assegnatari di alloggi popolari.

"La decisione assunta dalla Conferenza dei capigruppo, alla luce dei tantissimi mesi inutilmente trascorsi dal 6 aprile 2009, - aggiunge Rapagnà - non fa onore alla massima istituzione legislativa regionale alla quale il Mia Casa e i cittadini terremotati e ancora sfollati si sono invece sempre rivolti, con rispetto e con una fiducia che non ha trovato riscontro.

Il Mia Casa d'Abruzzo, dopo ormai 30 mesi di impegno quotidiano a L'Aquila nei confronti del Consiglio regionale, titolare delle competenze in materia di Edilizia Residenziale Pubblica, si auspica che i soggetti attuatori portino avanti i necessari interventi di riparazione e ricostruzione degli alloggi pubblici di proprietà della Regione Abruzzo, dell'Ater e del Comune dell'Aquila.

Il 22 agosto scorso - ricorda Rapagnà - il Mia Casa e gli anquilini e assegnatari dell'Aquila ancora sfollati hanno fatto appello agli organi di informazione, chiedendo loro, quale gesto concreto di solidarietà e di sostegno, di adottare essi stessi medesimi, la Proposta di Legge regionale di indirizzo e controllo, inoltrata dal Mia Casa al Consiglio regionale sin dal 18 luglio 2010".

“Abbiamo il dovere - conclude Rapagnà - di scongiurare ad ogni costo l'eventualità di una vera e propria rinuncia alla ricostruzione pesante, nonostante la immediata disponibilità di 107 milioni di euro per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale sovvenzionata, e di altri 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica comunale sovvenzionata”.


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