Ricostruzione case popolari, Rapagnà ora va dal difensore civico

05 Agosto 2010   10:25  

Il Consiglio regionale, nell'ultima seduta utile prima della vacanze stive non ha affrontato il problema della ricostruzione e della messa in sicurezza della Edilizia Residenziale Pubblica regionale, provinciale e comunale.
"E' compito del Consiglio regionale - torna a ribadire Pio Rapagnà, coordinatore del Mia casa - emanare norme legislative di indirizzo e di controllo per la ricostruzione, sia leggera che pesante degli alloggi pubblici danneggiati e distrutti dal terremoto di 16 mesi fa, al fine di permettere il ritorno a casa ed a L'Aquila alle famiglie ancora sfollate. L'Appello del Mia casa non è stato, dunque, accolto, e il dibattito sulla riparazione urgente, ricostruzione, e messa in sicurezza della edilizia residenziale pubblica è rinviata a settembre. Fuori dell'Emiciclo, in concomitanza con la seduta del Consiglio, si è svolta la 13^ Manifestazione di sollecito - ricorda ancora Rapagnà - da parte degli Inquilini ATER dei vari Quartieri popolari dell'Aquila, nel corso della quale tutti i presenti hanno criticato duramente il comportamento ambiguo e confuso della maggior parte dei Consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, mentre le rispettive forze politiche risultano, nel merito, assenti e latitanti sin dall'immediato post-sisma, disinteressandosi del tutto della ricostruzione per pensare ad altre magagne che attengono alla cattiva politica. Il Mia Casa ha chiesto aiuto al Difensore Civico Regionale affinchè, nell'ambito delle proprie competenze a tutela dei Cittadini e dei loro beni materiali e immateriali, intervenga sull'Ufficio di Presidenza del Consiglio, perchè si convochi una seduta civica di emergenza, per discutere e deliberare le modalità, i tempi ed i procedimenti amministrativi e commissariali per l'effettivo inizio della ricostruzione e l'immediata apertura dei primi cantieri, a cominciare dalle abitazioni classificate A, B e C".


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