Ricostruzione, dubbi sui fondi ai Comuni fuori cratere. L'Idv chiede conto a Chiodi

"Abbiamo verificato che sul sito web della ricostruzione gestita dal Commissario Chiodi non vi sono riportate le notizie afferenti i contributi di finanziamento richiesti dai cittadini al di fuori del cratere che avrebbero subito danni conseguenti al sisma del 6 aprile 2009 in Abruzzo. Sappiamo che ogni Comune interessato agli eventi sismici ricadenti fuori cratere avrebbe potuto evadere le richieste dei cittadini colpiti dal terremoto di fascia A, ovvero pratiche di finanziamento sino a 10.000 euro, mentre per le pratiche di fascia B, C, E (vedi OPCM 3779 e 3790) i Comuni si sarebbero potuti avvalere, e ancora lo possono fare, delle strutture FINTECNA, RELUISS e CINEAS che operano al servizio del Commissariato per la Ricostruzione e che sovrintendono a richiesta dell’istruttoria amministrativa, tecnica e contabile".

L’Italia Dei Valori col vice capogruppo all'Emiciclo Cesare D'Alessandro pone a Chiodi un quesito che interessa l’intera collettività abruzzese e data la delicatezza della questione potrebbe rivelarsi di importanza nazionale.

"Esiste un registro delle pratiche finanziate o da finanziare di fascia A dei Comuni al di fuori del cratere? Quante sono le pratiche sino ad oggi evase, i contributi concessi e quelli liquidati, quante sono le pratiche B, C, E presentate nei Comuni che non fanno parte del cratere e quanti sono i contributi liquidati?" si domanda D'Alessandro.

L’Idv chiede inoltre a Chiodi quanti sono i Comuni che hanno sottoscritto la convenzione facoltativa per avvalersi della collaborazione FINTECNA, RELUISS e CINEAS e quanti sono i Comuni che agiscono con i propri uffici tecnici.

Infine, sempre per i Comuni al di fuori del cratere, si chiede a Chiodi di rendere pubblico le pratiche presentate come 'aggregati urbani'. Abbiamo la sensazione che, in carenza di pubblicità degli atti e di trasparenza, si possono verificare abusi che avvantaggiano i soliti furbetti della 'richiesta facile allo Stato pantalone' che sarebbero difficili da punire a posteriori e potrebbero danneggiare quei cittadini dentro e fuori il cratere che hanno avuto danni notevoli peraltro ancora non risarciti".