Ricostruzione e fatture gonfiate: l'imprenditore Ciotti resta ai domiciliari

21 Settembre 2012   17:20  

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella ha respinto l'istanza per la revoca degli arresti domiciliari di Carlo Ciotti, l'imprenditore edile di Coppito (L'Aquila) di 52 anni, finito ai domiciliari per una presunta truffa da circa 500 mila euro nell'ambito della ristrutturazione di edifici danneggiati dal terremoto.

Si tratta del secondo provvedimento del Gip a distanza di una settimana circa.

Secondo le indagini portate avanti dal Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle dell'Aquila, Ciotti insieme a tecnici e una quarantina di committenti (proprietari degli immobili) avrebbe 'gonfiato' i lavori per trarre un ingiusto vantaggio.

Subito dopo la presentazione della prima istanza di revoca della misura dei domiciliare, il Gip del Tribunale dell'Aquila, aveva concesso la sola possibilita' per l'imprenditore, di poter avere colloqui telefonici di lavoro per non penalizzare l'attivita' di coordinamento dei cantieri dove Ciotti sta lavorando.

Nei giorni scorsi l'avvocato di fiducia dell'imprenditore edile, aveva presentato una seconda istanza per la rimessione in liberta' che e' stata oggi nuovamente bocciata

 


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