Ricostruzione: ecco la lettera che dimostra che il Comune poteva procedere per piani stralcio

Esclusiva Abruzzo24ore.tv

28 Gennaio 2012   13:03  

Presentando il Piano di ricostruzione, ieri, il sindaco Massimo Cialente e l'assessore Pietro Di Stefano hanno tenuto a ribadire come il Comune abbia tentato più volte di procedere alla ricostruzione del centro storico per piani stralcio, partendo cioè dalle aree dove i danni sono minori e facilmente riparabili, per consentire un avvio più rapido delle operazioni. E hanno spiegato come questo sia stato impedito dal fatto che solo nelle scorse settimane sia uscita l'ordinanza (quella sui centri storici) che prevede questa possibilità.

Ma ora spunta una lettera, che Abruzzo24ore.tv pubblica in esclusiva, che dimostra come la possibilità di procedere per piani stralcio c'era sin dall'inizio e che l'amministrazione comunale ne era ben consapevole.

Il documento contiene gli esiti di due distinte riunioni, convocate dal sottosegretario Gianni Letta a Palazzo Chigi, il 27 maggio e il 7 giugno 2011; lo firma il presidente e coordinatore del gruppo di lavoro interministeriale, dottor Lorenzo Quinzi, del Gabinetto del Ministro dell'Economia e delle Finanze. I destinatari sono il commissario alla ricostruzione, il sindaco dell'Aquila, e per conoscenza Letta, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli e i Dipartimenti del Tesoro e della Ragioneria Generale dello Stato.

LEGGI IL DOCUMENTO

Nel documento, si ricorda come nei due incontri siano state "confermate le intese già intercorse con il sindaco Cialente e gli altri soggetti convenuti (Dipartimento della Protezione civile, Ministero dell'Economia e Commissario delegato) nel corso del precedente incontro svoltosi presso il Ministero dell'Economia" e cioè che si possa "procedere alla ricostruzione per piani stralcio costituiti da singole aree o porzioni di aree, anche in conformità al vigente Prg".

Pur essendo necessario "un decreto del Commissario delegato, ad integrazione del decreto commissariale n. 3 del 2010", era chiaro già da allora che il governo aveva dato il via libera alla possibilità di procedere step by step. Anche se, aveva precisato che "i piani stralcio devono essere preceduti da un documento pianificatorio unitario". Il Piano di ricostruzione.

Ricapitolando: Piano di ricostruzione previsto dalla legge 77 sul terremoto d'Abruzzo, approvata nel 2009; opportunità di agire tramite piani stralcio arcinota da tempo; necessità, per lo Stato, di avere una quantificazione dei costi per poter erogare risorse, ribadita in tutte le salse. Ora gli aquilani dovrebbero avere tutti gli elementi per potersi formare una loro idea su cosa sia accaduto sino ad oggi. Almeno si spera.

Marco Signori


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