Ricostruzione edilizia pubblica, Mia Casa: "Immobilismo della classe politica. 150 milioni bloccati"

Ater: abbiamo agito sempre con sollecitudine

11 Gennaio 2012   13:56  

Ci sono soldi stanziati che non vengono movimentati come si dovrebbe, sono 150 milioni di euro a disposizione per la ricostruzione dell'edilizia pubblica, che sono bloccati, lo denuncia il movimento Mia Casa d'Abruzzo che riunisce cittadini assegnatari di case Ater. Secondo il movimento sono risorse dello Stato attribuite con Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 15 agosto 2009 che qualcuno non riesce o non vuole utilizzare. Referenti della denuncia informale sono il Commissario per la ricostruzione e il sindaco dell'Aquila.

Sulla questione interviene il commisario Ater, Piergiorgio Merli : già 409 assegnatari e i proprietari di alloggi popolari sono tornati nelle abitazioni danneggiate dal terremoto spiega e ad oggi sono 82 le gare di appalto eseguite per un importo complessivo di oltre 28.milioni euro. Ad agosto 2010 e poi a febbraio 2011 sono arrivati i fondi per le case A b e c, ormai messe a posto.

Resta ferma la ricostruzione delle E, che in parte sono di competenza Ater e in parte Provveditorato opere pubbliche. L'Ater segue per la ricostruzione il nomermale iter degli appalti pubblici (legge 163 del 2001) che allunga, di fatto, i tempi di recupero.

Merli respinge ogni accusa di eventuale immobilismo “appena abbiamo avuto le condizioni abbiamo agito con sollecitudine.” Merli inoltre annuncia che il recupero del patrimonio non è molto lontano ed entro luglio i lavori dovrebbero essere completati e le famiglie tornate a casa.

Di contro l'associazione degli inquilini Ater chiede l'attenzione a chi di competenza, denunciando assenza ed indifferenza della classe politica per intero dal consiglio regionale al consiglio comunale dell'Aquila. E per giovedì 12 gennaio annuncia un assembla pubblica per esprimere la propria indignazione.


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