Ricostruzione, gli Ingegneri puntualmente chiedono la proroga per le case "E"

23 Agosto 2011   16:37  

Alla vigilia della scadenza per la presentazione dei progetti di riparazione delle case "E", frutto dell'ennesima proroga concessa ai professionisti, ecco che puntualmente l’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila chiede ulteriore tempo.

"In merito al Protocollo stipulato con il Commissario per la ricostruzione ed alla scadenza della proroga tecnica (31 agosto 2011) per gli edifici classificati con esito di agibilità 'E' - scrive l'Ordine in una nota inviata al sottosegretario Gianni Letta, al commissario Gianni Chiodi, al vice Antonio Cicchetti, al capo della Stm Gaetano Fontana, al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, all'assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano ed a tutti i sindaci del cratere - si chiede che la data di scadenza per gli edifici classificati 'E' non ricompresi in aggregati venga fissata al 31 marzo 2012 e che tale comunicazione, per evidenti motivi soprattutto di carattere sociale, venga resa pubblica ben prima dell’attuale scadenza tecnica del 31 agosto 2011".

La richiesta degli ingegneri - l'ennesima - si basa sul fatto che dall'analisi dei dati del censimento dei progetti ancora da presentare con la indicazione dei tempi stimati è emerso che "alla data del 31 marzo 2012 è prevista la consegna di circa il 90% dei progetti censiti e che le progettazione per gli edifici con esito di agibilità 'E' risultano complesse con evidenti e strette connessioni alla salvaguardia della vita umana"

"Inoltre, - argomenta l'Ordine presieduto da Paolo De Santis - si ritiene che le tempistiche previste per la progettazione degli edifici riuniti in aggregato, considerata la ancora maggiore complessità delle attività professionali, vadano determinate in dodici mesi a partire dalla nomina del Presidente del consorzio. Infine si chiede che le attuali disposizioni normative inerenti la fase istruttoria dei progetti presentati vada ad essere modificata prevedendo nel caso di richieste di integrazioni un tempestivo incontro congiunto tra il progettista e tutti i soggetti coinvolti nell’istruttoria al fine di accelerare il rilascio dei contributi definitivi. Quanto sopra deriva dal complesso iter procedurale progettuale delle pratiche e delle scelte effettuate che non può essere schematicamente ricondotto ad un banale ed unilaterale esame documentale degli elaborati progettuali presentati. In attesa di una sollecita risposta ed un costruttivo e partecipato processo alla complessa fase della ricostruzione 'pesante', si inviano distinti saluti".


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