Ricostruzione: parte da Santa Maria di Farfa, ma i prezzi?

17 Dicembre 2010   13:12  

Potrà partire la ricostruzione del centro storico, il primo passo, secondo l'assessore Piero Di Stefano, è stato compiuto. Dal momento della pubblicazione sull’albo pretorio del provvedimento del sindaco per dare avvio alla ricostruzione delle sei “aree a breve” che circondano il centro della città, i cittadini residenti nelle zone di Santa Maria di Farfa e nell’area via Veneto - via Castello potranno presentare i progetti per la riparazione delle abitazioni classificate B, C o E. I cantieri dovrebbero partire entro sei mesi per terminare entro il 2012. Saranno attribuiti da 90, per le B, a 160 giorni, per le E,  come termine per la presentazione dei progetti.

Tutta l'area interessata sarà divisa in 4 ambiti: due residenziali di Santa Maria di Farfa e via Veneto - via castello, quello di Porta Leoni che sarà sottoposto a piano di ricostruzione con la collaborazione dell’Università di Firenze, e il quarto che contempla spazi ed edifici pubblici quali la scuola De Amicis, il Teatro e la Basilica.
L'ambito più delicato è quello di edifici e spazi pubblici dell'area di porta Leoni dove è allo studio una diversa disposizione del  palazzo ex Incis,  e la riqualificazione dell’ex distretto militare.

L'operazione riferisce l'assessore Di Stefano, nasce a seguito della presentazione delle schede progettuali proposte dai cittadini e dai loro tecnici, dopo un’assemblea con tutti i residenti. Scelte, quindi, condivise.

Di Stefano ha spiegato che il ricorso ai piani di recupero sarà limitato visto che l’iter è di gran lunga più complesso rispetto agli interventi diretti e dovrà essere varato dal Consiglio comunale.

Previsti anche due parcheggi: uno multipiano accanto alla basilica di San Bernardino e l’altro interrato al di sotto di piazza Santa Maria di Farfa. Alla redazione del documento che sancisce l’avvio della ricostruzione in centro, hanno contribuito l’ingegner Vittorio Fabrizi, che con l’architetto Chiara Santoro e gli altri tecnici del servizio Ripianificazione del Comune.

Subito dopo Santa Maria di Farfa e Via Castello, toccherà a quella di Porta Napoli.

Da metà gennaio verranno presentati gli schemi di ricostruzione per le restanti cinque aree a breve.

Non cessa intanto la polemica tra Cialente e Cicchetti. Ordinanze confusionarie e non concordate, è l’accusa che il sindaco Massimo Cialente, scaglia contro il vice commissario per la ricostruzione Antonio cicchetti. Ciò che desta preoccupazione secondo il sindaco è che si prendano decisione che sembrano dettate dalla volontà di colpire i cittadini aquilani. L’ultima direttiva è del 14 dicembre, all’interno della quale il vice commissario chiarisce molti punti sulle modalità di alloggio temporaneo. Non è quindi consentito che singoli componenti di un medesimo nucleo possano usufruire di interventi assistenziali distinti, autonoma sistemazione, albergo , affitto concordato; piano case o map. L’ intero nucleo deve optare, entro 15 giorni dalla data di pubblicazione della direttiva, per la scelta economicamente meno onerosa. Si cerca ora di mettere ordine, in fretta e furia,  in situazioni eventualmente complesse. Ma  di chi è l’errore da correggere? All’atto dell’assegnazione delle diverse modalità di assistenza, tutte le situazioni furono scrupolosamente e dettagliatamente, analizzate da quelle persone che in gran parte ora fanno parte del SGE la struttura verso cui  Cialente,esprime disappunto: lo definisce un apparato burocratico costoso che sottrae indebitamente deleghe agli enti locali, e non aiuta la ricostruzione ed anzi sembra stare lì apposta per ritardarla, con la pubblicazione di decreti non risolutivi e preziari non concordati, che vengono pubblicati, ritirarti e di nuovo pubblicati senza accordi con gli ordini professionali.


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