Ricostruzione sottoservizi, Di Benedetto accusa Chiodi: "Progetto pronto, si muova a finanziarlo"

15 Novembre 2011   13:10  

Anche il rifacimento dei sottoservizi, squassati dal terremoto, è inesorabilmente fermo al palo.
Dei lavori, propedeutici alla ricostruzione degli edifici nel centro storico, neanche l'ombra. Nonostante la Gran Sasso Acqua Spa, cui è stato affidato il coordinamento della progettazione, abbia pronto ormai da mesi il progetto per la rete idrica e fognaria e ne abbia preparati altri due – con diverse ipotesi di intervento – per assecondare le richieste avanzate dalla Struttura tecnica di Missione e dal commissario alla ricostruzione.

Si tratta di tre progetti in tutto – fermi sulla scrivania di Gianni Chiodi e Gaetano Fontana – di tre diversi importi: uno da 27 milioni di euro per il rifacimento della sola rete idrica e fognaria, uno da 80 milioni di euro che prevede la realizzazione di un microtunnel che contenga cavi sfilabili in modo da non compromettere le pavimentazioni stradali in caso di intervento sulle reti, ed uno, il più avveniristico e costoso, da 140 milioni di euro, che prevede la realizzazione del “tunnel intelligente”, ispezionabile, e che contenga tutte le reti, comprese quelle elettrica e telefonica e la predisposizione per la fibra ottica.

Il primo progetto è stato presentato dalla Gran Sasso Acqua ai vertici della ricostruzione alla fine dello scorso anno, da allora, però, Chiodi e Fontana non hanno fatto altro che chiedere altre ipotesi progettuali. Tanto che fino ad oggi ne sono state prodotte tre.

Il sospetto, è che manchino le risorse.

Negli studi di Abruzzo24ore.tv il presidente della Gsa, Americo Di Benedetto, spiega il lavoro fatto dalla società nell'ultimo anno e mezzo e invita il commissario alla ricostruzione a scegliere e finanziare al più presto il progetto ritenuto più idoneo.

di Marco Signori


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