Rientro deficit sanità, Abruzzo ok. Chiodi: cambiamento epocale

"Passi da gigante ma ancora non siamo in equilibrio"

14 Maggio 2010   14:43  

L'Abruzzo insieme alla Sicilia è l'unica regione, fra le più indebitate per la spesa sanitaria, a non dover ricorrere all'aumento delle tasse, già al massimo delle aliquote.

All'indomani del consiglio dei ministri riunito ieri alla presenza dei governatori e dei commissari straordinari delle regioni interessate ai piani di rientro dal deficit il presidente Gianni Chiodi insieme all'assessore Venturoni e al presidente Pagano parla di cambiamento epocale.

“Grazie alle scelte effettuate in questi mesi, dalla riduzione della spesa e del numero delle Asl al contenimento dei costi di gestione, l'Abruzzo da regione canaglia sta diventando virtuosa” dice, la strada del risanamento è comunque ancora lunga e passerà per quattro punti fondamentali: la razionalizzazione della rete ospedaliera, con la riconversione di almeno tre ospedali; l'individuazione di tetti di spesa definiti per l'ospedalità privata; la razionalizzazione della spesa farmaceutica e del personale delle Asl.

“È un risultato che dà la misura dello sforzo che stiamo compiendo” aggiunge Chiodi che dice “lavoriamo affinchè in prospettiva le tasse possano essere ridotte.

Alla fine del 2007 la Regione aveva 4miliardi di debito, oggi ne ha 3,6, alla fine del 2010 la giunta conta di portare il debito a 3,3 milioni.

Per stare in equilibrio, tuttavia, bisogna recuperare 80milioni di euro, è questo uno degli obiettivi contenuti nel piano operativo che andrà all'esame della conferenza stato regioni il prossimo 19 maggio.

Risultati non attribuibili alle leggi del centrosinistra hanno chiosato Chiodi e Venturoni, ma il capogruppo del Pd D'Alessandro dice “il risanamento finanziario è in realtà frutto del complesso lavoro avviato con il piano di rientro voluto ed elaborato dal centro sinistra”.

(MS)


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