Riesame rigetta ricorso, usuraio molisano torna in carcere

29 Maggio 2012   12:52  

Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Pescara Scalo hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale del Riesame di L’Aquila per il reato di usura continuata in concorso, Michele De Vivo di 38 anni, molisano. 

L’uomo era stato arrestato dai militari dell’Arma nel mese di giugno 2011, unitamente al padre Antonio, poiché ritenuto responsabile di aver spalleggiato il noto usuraio Nicolino Di Rosa 43enne, originario di Termoli (CB), fornendogli  il supporto finanziario per svolgere la propria attività delittuosa.

Le indagini dei Carabinieri erano scaturite dalla denuncia di un artigiano pescarese, vittima della banda di usurai.

A seguito dell’arresto, il malvivente aveva presentato ricorso al Tribunale del Riesame, contro l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere e, in attesa della decisione, era stato rimesso in libertà. I giudici del riesame, alla luce del quadro probatorio delineato dai Carabinieri, nel corso della complessa attività investigativa che ha portato alla denuncia del prevenuto e dei suoi complici, ha ritenuto sussistere gravi indizi di colpevolezza a suo carico e, pertanto, ha rigettato il ricorso, ordinandone nuovamente la carcerazione.

L’arrestato, rintracciato presso la sua abitazione di Vasto (CH), è stato associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


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