"L'iter per l'ampliamento della discarica di Cerratina non ha avuto ritardi nella maniera piu' assoluta da quando questo cda si e' insediato nel gennaio 2010: i documenti sono qui a disposizione di chiunque voglia prenderne visione, ribadiamo l'assoluta trasparenza e correttezza nella gestione della Societa'".
E' quanto ha dichiarato Gianpanfilo Tartaglia, presidente del cda della societa' proprietaria della discarica di Cerratina, Eco.Lan Spa, nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina a Lanciano.
La discarica di Cerratina, gestita dalla Ecologica Sangro spa, e' in via di esaurimento: con l'ampliamento di 200mila metri cubi che la Regione Abruzzo ha autorizzato con la Valutazione d'Impatto Ambientale dello scorso 26 aprile avrebbe ancora due anni circa di vita.
"L'unica mossa ragionevole per il prossimo futuro dovra' essere quella di organizzare ed implementare un servizio di raccolta differenziata, per raggiungere il 65% nel 2012, come da normativa vigente - ha sottolineato Tartaglia - noi da quando siamo alla guida dell'ex Consorzio Rifiuti oggi EcoLan spa abbiamo messo in atto tutto quanto in nostro potere per salvaguardare la discarica: abbiamo bloccato il conferimento di rifiuti extraconsortili e attivato le procedure per il recupero delle volumetrie".
"Quasi la meta' della capacita' della discarica di Cerratina, attiva dal 1995, e' stata riempita di rifiuti extraconsortili, provenienti cioe' fuori dai territori dei 53 Comuni del chietino che costituiscono i soci della Eco.Lan. spa - ha spiegato il direttore generale della spa Sandro Fantini - circa 900 mila metri cubi di rifiuti, sui 2 milioni di cui la discarica e' capace. La EcoLan non ha potuto far altro per contrastare l'uso e "l'abuso" della discarica che attivare immediatamente tutte le iniziative di programmazione regionale volte a ridurre la produzione dei rifiuti e aumentarne il loro recupero ed aprire un percorso di revisione convenzionale con l'attuale gestore della discarica". Per quanto riguarda l'impianto di Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti che si vorrebbe installare nella discarica di Cerratina, i vertici della Eco.Lan. hanno specificato che "non si tratta assolutamente di un inceneritore" e che la Regione "dovra' dirci se potra' assicurarci il quantitativo di rifiuti necessario a farlo funzionare, circa 70 mila tonnellate l'anno". Il TMB e' una tecnologia di trattamento dei rifiuti indifferenziati che separa la frazione umida da quella secca il cui impiatno, secondo la EcoLan, sarebbe "antieconomico far funzionare per meno di 70 mila tonnellate di rifiuti".