Rifondazione Spoltore: "Bene il tavolo per la sicurezza, ma lavoriamo anche sul sociale"

Riceviamo e pubblichiamo

18 Dicembre 2012   07:54  

Attraverso un comunicato stampa dell'Amministrazione comunale di Spoltore impariamo che si terrà “un tavolo tecnico sulla sicurezza per mettere in atto un protocollo operativo di coordinamento tra le forze di polizia finalizzato al contrasto di fenomeni di criminalità e illeciti amministrativi sul territorio.”

Apprezziamo l'iniziativa in sé e soprattutto che sia il “potere” civile, rappresentato dal Sindaco, a mantenere il coordinamento di problematiche così delicate come la sicurezza del vivere sociale e la correttezza della convivenza nella comunità.

Ci preme però fare alcune riflessioni e, se possibile, suggerire alcune azioni che l'Amministrazione potrebbe intraprendere. Non crediamo di fare spicciola e superata sociologia quando sosteniamo che tutti quei fenomeni particolarmente “odiosi” per la tranquilla convivenza sociale, come il vandalismo, la micro-criminalità, le varie dipendenze, il delinquere vero e proprio, siano figli della stessa assenza di quei presidi territoriali e sociali che hanno poi generato l'aumento smisurato del disagio familiare e minorile. Non è forse un caso che sono gli stessi Servizi Sociali territoriali a denunciare il fatto che le più alte richieste di aiuto provengano proprio dai quartieri dormitorio più prossimi alla città, Pescara.

Allora, anche in periodi di ristrettezze economiche, proviamo a lavorare su più fronti: apriamo anche un tavolo parallelo con le “antenne” della società civile, la Scuola con i suoi operatori, i Servizi Sociali, il Tribunale dei minori, le Associazioni di volontariato, le Associazioni culturali, le Parrocchie. Andiamo a sentire cosa hanno da dire e proporre, cosa vedono e sentono quotidianamente, quali i messaggi che arrivano e che rischiano di influenzare negativamente i più giovani. Altro suggerimento è garantire, anche nel piccolo territorio, il rispetto della legalità ad ogni livello della società, quindi il rafforzamento del contrasto all'illecito economico finanziario, al non ottemperamento sistematico della sicurezza sul lavoro, ai reati ambientali ecc.

Infine un argomento che sembra “l'Innominato”, ma che purtroppo periodicamente ricorre con la ferocia più cieca anche a Pescara, i rapporti con le comunità Rom. Non è possibile continuare a permettere che sia la “cronaca nera” a dettare i tempi e le forme di discussione, si affronti il problema di una convivenza sempre più problematica e si istituiscano forme di dialogo e confronto permanenti con rappresentanti, associazioni culturali e si intensifichi il contrasto all'abbandono scolastico e alla ghettizzazione sociale e culturale.

Caro Sindaco Di Lorito, Rifondazione su questi temi c'è ed è disposta a collaborare con l'Amministrazione, ma pensiamo che, se interpellati, risponderanno in molti per dare il proprio contributo “civico” alla riuscita di una buona e sicura convivenza sociale.

 

Per Rifondazione Comunista Spoltore
Giovanni Zanchini


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