Rifondazione contro dirigenza Afm: grave demansionare dirigenti

21 Agosto 2009   12:44  

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"E’ notizia di qualche giorno fa del demansionamento dei due dirigenti Roberto Fontana e Ugo Perrucci in forza ai settori cimiteri, farmacie e pedagogico dell’AFM spa, effetto della contestuale nomina di un amministratore delegato (il consigliere di amministrazione Vittorio Giorgi, ndr). Una notizia che, - scrivono Fabio Pelini e Francesco Rosettini di Rifondazione comunista - nel torrido agosto aquilano occupato totalmente dalla complicata fase post-sisma, è passata perlopiù inosservata, nonostante questo atto abbia determinato una sostanziale modifica dell’assetto di amministrazione societaria di un’azienda totalmente partecipata del comune dell’Aquila.

Proprio perché trattasi di un aspetto tutt’altro che marginale, Rifondazione Comunista deplora atti di demansionamento che colpiscono dirigenti la cui professionalità non è mai stata messa in discussione, e che anzi già poche ore dopo il sisma del 6 aprile hanno fatto si che i servizi essenziali per la città non si interrompessero.

Ma, soprattutto, - proseguono i due esponenti del Prc - guardiamo con grande preoccupazione ad operazioni di riorganizzazione che riguardano aziende comunali che non si è minimamente ritenuto di condividere o semplicemente comunicare alle forze della maggioranza che sostiene il sindaco Cialente. La decisione assunta e la metodologia adottata è ancora più grave se si pensa che una mozione del luglio di un anno fa – votata dal Consiglio Comunale proprio a seguito di vicende legate all’AFM – impegnava tutte le aziende comunali a comunicare preventivamente al consiglio operazioni riguardanti riorganizzazioni aziendali e del personale. Se aggiungiamo a questo che il CDA dell’AFM è ormai scaduto dal novembre del 2008 ed opera pertanto in regime di prorogatio in attesa di nuove nomine, il quadro di tali decisioni diventa decisamente allarmante.

Non vorremmo che questo metodo di scarsissima trasparenza oltre che di discutibile legittimità, faccia da preludio ad analoghe scelte che dovranno essere compiute a breve per il rinnovo dei consigli di amministrazione delle aziende a partecipazione pubblica, SED, CTGS e AMA in testa.

Non possiamo quindi che esprimere il nostro profondo dissenso ad operazioni che sia nel merito che nel metodo risultano preoccupanti ed assolutamente non condivisibili. Ci chiediamo, inoltre, - concludono Pelini e Rosettini - se per il sindaco e per le altre forze della maggioranza di centrosinistra scelte come queste possano essere ritenute accettabili.


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