Rifondazione contro le C.a.s.e.: Utilizzare immobili disponibili

02 Giugno 2009   22:44  

"In occasione della giornata di mobilitazione promossa dalla conferenza permanente per la ricostruzione, e in vista della manifestazione degli enti locali, - scrive Francesco Marola del coordinamento Giovani Comunisti dell'Aquila - presentiamo il nostro piano per la ricostruzione e il ripristino delle attività:
- Ricostruzione in loco degli edifici da demolire con una maggiorazione del 20%, in modo tale da favorire un migliore sfruttamento delle zone già urbanizzate;
- Requisizione da parte della protezione civile degli alloggi agibili e in ultimazione (fascia A e B) invenduti (circa 3.000), da dare in affitto secondo il piano della protezione civile nazionale per la sistemazione in affitto, regolarmente remunerata;
- Requisizione di tutto il direzionale (circa 20.000 mq) al servizio di enti ed istituzioni che hanno avuto sedi inagibili, a partire da provincia e comune;
- Collocazione di rimanenti enti in capannoni industriali non utilizzati (circa 40%); stessa cosa per tutte le imprese artigiane ed industriali, nonché nuove imprese da allocare gratuitamente;
- Acquisto da parte di comune e protezione civile di casette in legno da concedere in comodato d'uso, da collocare su aree mirate e collettive.
Alloggi di tipo prefabbricato come quelli previsti dal piano C.A.S.E. - prosegue Marola -, da realizzare secondo il PRG vigente e nelle zone urbanizzate (dunque non a danno di zone agricole) diventerebbero secondo queste misure l'ultima soluzione per le risposte residenziali; non si capisce inoltre perché si proceda ad espropri di piccole proprietà quando strutture già esistenti potrebbero soddisfare larga parte delle esigenze abitative; si potrebbe infine coinvolgere la curia nella messa a disposizione dell'enorme patrimonio immobiliare e terriero".

Nella foto di Alessandra Iezzi la manifestazione degli aquilani lo scorso 30 Maggio in centro storico.


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