Riforma Arta e riordino Comunità montane, il Consiglio ci prova

Emendamento fuori sacco per proroga Co.co.co.

29 Giugno 2010   14:03  

Riforma dell'Arta, l'agenzia per la tutela dell'ambiente e legge di riordino delle Comunità montane – che dovrebbero passare da 19 a 11 – fra i principali punti all'ordine del giorno del Consiglio regionale, nuovamente presidiato dagli inquilini delle case popolari, la cui ricostruzione a 14 mesi dal terremoto è al di là da venire. L'ex parlamentare Pio Rapagnà ha persino interrotto i lavori dell'Assemblea, per richiamare l'attenzione della Regione sull'argomento.

Intanto l'assemblea ha discusso della legge di riforma dell'Arta, fra gli obiettivi il superamento della fase commissariale con la nomina di un direttore generale, la riorganizzazione della macchina amministrativa e la razionalizzazione dei costi di gestione.
Proposta condivisa da maggioranza e opposizione, seppur con dei distinguo che hanno portato alla presentazione di alcuni emendamenti da parte del centrosinistra.

Un emendamento “fuori sacco” è stato poi preparato dal Pdl per prorogare i contratti ai quasi 180 precari della Regione.

Nelle interviste Pio Rapagnà, Nicola Argirò (Pdl), Carlo Costantini (Idv).

(MS)


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