Rimborsi non pagati, e mancanza di mezzi. Gli ispettori del lavoro di Teramo fermano l'attività

20 Settembre 2013   11:16  

Chiedono attenzione da parte dell'opinione pubblica i funzionari ispettivi della Direzione Territoriale del Lavoro di Teramo.

Da mesi si trovano cotretti ad utilizzare le proprie autovetture per lo svolgimento dei compiti lavorativi.

La lamentela di fatto riguarda più precisamente una disagiata situazione economica.

Di qui la lettera firmata dagli ispettori (che non intedono rendere noti i loro nomi) perché la loro condizione sia nota.

Nella lettera riferiscono di una "perdurante situazione di difficoltà in cui si trovano ad operare dovuta sia all'utilizzo delle proprie autovetture per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell'Amministrazione di appartenenza sia al grave ritardo nella corresponsione dei rimborsi loro spettanti per l'attività di vigilanza esterna".

Gli ispettori spiegano che al momento "il Ministero non ha provveduto a rimborsare le missioni ispettive relative all'attività esterna da ormai cinque mesi. I sottoscritti, pertanto, pur consapevoli della fondamentale funzione sociale svolta dal corpo ispettivo, sempre in prima linea nella tutela della sicurezza sul lavoro, lotta all'emersione del sommerso e nel contrasto all'illegalità diffusa nel mondo del lavoro, si vedono costretti a sospendere ad oggi l'utilizzo dei propri mezzi personali per lo svolgimento dell'attività di vigilanza, determinando di fatto inevitabili ripercussioni sull'attività ispettiva".


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