Rimozione macerie, è caos e polemiche

22 Maggio 2011   09:08  

Il sito ex-Teges di Paganica è prossimo alla saturazione. Per il sito di Barisciano che sarà dotato di un impianto dotato di trituratore, si dovranno aspettare aspettare altri 180 giorni almeno per avviare i lavori. Cioè in estate non si saprà dove portare le macerie, e la ricostruzione rischia seriamente di bloccarsi ancor prima di partire.

Anche per questa ragione il provveditore ai Lavori Pubblici, Giancarlo Santariga, ha già annunciato che sarà costretto a bloccare i lavori nei pochi cantieri di edifici pubblici finora aperti, come quello del Tribunale e della caserma Pasquali. Gli altri roboanti annunci sulla apertura imminente di altri cantieri, il mantra del commissario Chiodi: i sodi ci sono!'', rischiano di lasciare il tempo che trovano, se non si risolve finalmente il problema della rimozione stoccaggio selezione e smaltimento dei materiali risultanti dai crolli.

Polemiche poi sull'ordinanza pubblicata e poi ritirata sulla possibilità da parte dei privati di poter conferire le macerie.

Commenta l'assessore comunale Alfredo Moroni: ''A questo punto ci domandiamo se questa confusione sia frutto esclusivamente di scarsa lucidità oppure se rappresenti una strategia più o meno strisciante per alimentare problemi e ritardi. Alla luce di ciò, è sempre più necessario che venga ripristinata la piena competenza degli enti locali sulle decisioni relative allo smaltimento delle macerie, così come è sempre più urgente che il commissario delegato alla ricostruzione si assuma la responsabilità di sbloccare le autorizzazioni per consentire l'utilizzo a pieno regime dell'impianto Teges e per mettere l'Asm nelle condizioni di operare su vasta scala''.


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