Rimpasto nella giunta Cialente?

In molti criticano l'immobilismo dell'amministrazi

03 Aprile 2008   12:58  
Rimpasto in vista a Palazzo Margherita, c'è chi lo prevedeva all'indomani delle primarie del Pd dell'ottobre scorso, alla luce dell'esito delle elezioni, oggi pare invece ci siano tutte le condizioni per rimettere mano alla giunta Cialente. Gli appelli di alcuni esponenti della maggioranza, come il capogruppo di Sinistra Democratica Masciocco, lanciati al fine di lasciar fuori gli enti locali dalla competizione elettorale nazionale, pare siano destinati ad essere molto relativi, da più parti, infatti, arrivano critiche all'immobilismo dell'amministrazione e di qualche assessore in particolare, e quale occasione migliore dei riequlibri prodotti il 13 e 14 aprile, per innescare uno spirito di ricambio.
La “rivisitazione” della giunta comunale, che non ha ancora compiuto un anno di vita, vedrebbe un ridisegno anche del Consiglio Comunale.
Tra gli amministratori dati in bilico c’è il vice sindaco Angelo Bonura (Pd), che sarebbe sostituito dal consigliere e collega di partito Roberto Riga, che, di consequenza, darebbe la possibilità ad Angelo Orsini di rientrare in consiglio, dopo che la sentenza del Tar aveva accolto il ricorso di Piero Di Piero.
Tra gli assessori in bilico ci sarebbe anche il dipietrista Pierluigi Pezzopane, il cui operato da molti è contestato da tempo, ma che gode dell'appoggio del consigliere del suo partito che gli garantirebbe la continuità dell'incarico.
Pressioni vengono anche dal Pd paganichese, che rivendica a gran voce un assessorato per l'ex Ds Alì Salem, secondo dei non eletti e portavoce delle istanze della zona, completamente estromessa dal governo cittadino.
Desideri di rappresentanza si percepiscono anche in Sinistra Democratica, dall'inizio dell'esperienza di giunta Cialente, estromessa da ogni dove, e per la quale si fa strada una delega al bilancio per Giustino Masciocco, auspicata da più parti della coalizione. Ma in questo caso si riaprirebbero le porte per Fabio Ranieri, primo dei non eletti, ora nel Pd e che quindi farebbe perdere un consigliere a Sd. Anche per questo Sinistra Democratica sembra opterebbe per un esterno.
Agnello sacrificale in questo quadro potrebbe essere, sempre che non si propenda per un allargamento della giunta, l’assessore al commercio Luigia Tarquini, indicata da un'area del Partito Democratico, partito che vedrebbe ridimensionata la sua squadra di assessori per far posto ai partiti non rappresentati, come, appunto, Sinistra Democratica. Non dovrebbero esserci problemi per Ermanno Lisi (Udeur) e Roberta Celi, proveniente dall'esperienza civica di "Impegno per L'Aquila" ed ora nel Pd, sempre che il consigliere Franco Colonna rimasto monogruppo, non decida di avanzare richieste.
Un cambio potrebbe poi riguardare sia il Partito Socialista che il Prc, anche se Enrico Perilli pare non voglia saperne di lasciare il posto al primo dei non eletti Nardantonio. (MS)

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