Rischio danno erariale: ''Le elezioni vanno rinviate''

''Per il bene comune'' annuncia diffida

18 Novembre 2008   13:14  

Sembra oramai concreta l'ipotesi di rinvio del voto per il rinnovo del Consiglio regionale , fissato al 30 novembre e primo dicembre.

La decisione del presidente del Tribunale amministrativo regionale Antonio Catoni, che ieri ha pubblicato il decreto cautelare di accoglimento del ricorso presentato dalla lista “Per il Bene Comune” non lascerebbe margini a ripensamenti.

Il presidente del TAR aveva ritenuta illegittima l'esclusione della lista, che era stata esclusa dalla Corte d'Appello dell'Aquila per la mancanza dell'autenticazione nell'accettazione di due candidature nella lista regionale, autenticazione presente però nell'accettazione della candidatura nella lista provinciale, dal momento che due dei quattro candidati del listino sono candidati anche nella lista in provincia di Chieti.

Soddisfazione nei confronti della decisione del TAR era stata espressa già ieri dal candidato presidente Angelo Di Prospero, che stamani a L'Aquila ha consegnato la notifica del Tribunale Amministrativo al presidente della Corte d'Appello, ai ministeri della Giustizia e dell'Interno ed al presidente vicario della Regione Enrico Paolini, al quale chiede il rinvio delle elezioni affinchè sia consentito il recupero del tempo perso per la campagna elettorale.

Non ci si aspettano quindi grosse sorprese ora dall'udienza del TAR fissata per il 26 novembre, che difficilmente smentirà il proprio presidente.

(MS)

LE REAZIONI POLITICHE:  PASTORE ( PDL) : TANTO VINCIAMO LO STESSO

Il provvedimento assunto dal presidente del Tar e il probabile slittamento dell’appuntamento elettorale non metteranno sicuramente in discussione il successo del PDL e l’elezione di Gianni Chiodi, anzi, qualche settimana in più non potrà che determinare il più ampio consenso per Chiodi e per le liste che lo sostengono, mentre aumenterà la frattura nella coalizione di centro sinistra riformatasi solo per inseguire il sogno di non perdere il governo regionale ma che, giorno dopo giorno, vede accentuare le crepe al proprio interno; e l’atteggiamento polemico di Di Pietro solitamente prudente ed ossequioso con i magistrati conferma il suo crescente nervosismo. Non può però non preoccupare chiunque di noi  il fatto che il possibile slittamento del voto, oltre che accrescere la confusione e l’incertezza in tutto l’elettorato, allontana il momento della ricostruzione del sistema istituzionale regionale alla vigilia di appuntamenti essenziali quali quelli di fine anno ( Legge finanziaria e bilancio 2009) e lascia la regione nelle mani di una classe dirigente, rappresentata dalla maggioranza in consiglio regionale ed in giunta, che sta offrendo uno spettacolo totalmente riprovevole in un momento cosi drammatico per il futuro di tutti gli abruzzesi, ricorrendo a pratiche clientelari senza limite alcuno ed adottando atti palesemente illegali, perpetrando uno stile di governo che ha contraddistinto l’esperienza Del Turco-Roselli dal suo nascere.


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