Riserva lago di Serranella

29 Febbraio 2012   11:05  

Il Lago di Serranella è un invaso artificiale creato nel 1981 per scopi irrigui. Situato alla confluenza dei fiumi Sangro ed Aventino è diventato in pochi anni un ambiente palustre ricco di vita ed un'importante zona umida, luogo di sosta per l'avifauna migratrice lungo la rotta adriatica, Tra le 70 specie che frequentano la riserva segnaliamo l'alzavola, il moriglione, il mestolone, il codone, l'airone cenerino e rosso, la garzetta, l'airone bianco maggiore, la spatola, il migniattaio, la gru, la cicogna nera. Sono presenti anche rapaci come il falco di palude, il falco pescatore ed il nibbio reale.

Di grande interesse e bellezza anche la flora. Le coste del lago sono dominate dalla cannuccia di palude che, grazie ai fondali bassi, tende ad espandersi notevolmente; sono poi presenti insieme alla tifa, alle carici, alla rara elleborina di palude, anche specie dalla bellissima fioritura come l'iris gialla, la salcerella, la mestolaccia. Sulle sponde si incontrano macchie di salici, pioppi e ontani e, lungo un tratto del torrente Gogna, è presente la farnia, una quercia poco comune in Abruzzo.

L'area protetta si trova fra il Parco nazionale della Maiella, la Riserva del Bosco di Don Venanzio e le Riserve costiere di Torino di Sangro e di Vasto.

Risalendo il corso del Sangro si arriva in breve all'oasi della Lecceta di Casoli. Varie iniziative vengono condivise con le Riserve dell'Abetina di Rosello e delle Cascate del Verde. Un accordo con Fara San Martino permette di visitarne i pastifici.

Capitale della riserva e' il borgo di Altino che la leggenda vuole sia stata fondata da profughi sfuggiti nel 452 d.c. agli Unni di Attila che incendiarono il porto militare di Altinum.
Sarebbero approdati alla foce del fiume Saro, oggi Sangro, ed avrebbero designato la roccia immersa nel verde dei boschi su cui ora sorge il borgo, luogo ideale per costruire un loro villaggio.

Ad Altino è poi possibile poi visitare il Centro di Educazione Ambientale del Fiume, che promuove non solo attività rivolte al mondo della scuola e alla formazione ma anche azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento della popolazione locale, di collaborazione con gli operatori del sociale e del volontariato, dei centri diurni degli anziani. Nel CEA del Fiume è stato attivato anche un Centro Studi sul Sangro finalizzato alla documentazione e all'allestimento di un archivio del territorio.

Nei pressi del Centro visite sono situate le aree faunistiche delle anatre e delle testuggini terrestri e palustri e con funzioni educative e di conservazione. Appositi stagni, facilmente accessibili al pubblico. sono stati ricostruiti gli habitat tipici della specie in cui è ospitato un nucleo di individui riproduttori e non che vengono utilizzati per attività didattiche, per la custodia di animali sottratti a detenzione illegale e per l'allevamento e la successiva reintroduzione in ambienti idonei di altre aree protette della regione.

In riva al lago è stato poi ricostruito un ambiente rurale con un pagliaio, un piccolo vivaio, l'orto medioevale, il semenzaio e la rola. Nella stessa area vengono annualmente messi a coltivazione orti didattici ad opera delle scuole.

Particolarmente suggestivo poi la collina degli alberi morti. La "collina", in verità, è un ampio ed esteso accumulo di sabbia drenata dal fiume, dove l'artista Sebastiano A. De Laurentiis, ha appoggiato grandi alberi e tronchi enormi, perfettamente conservati, sepolti nella ghiaia ad alcuni metri di profondità dove hanno subito un processo di "mummificazione", diverse decine di tronchi la maggior parte dei quali appartenenti a querce e con molta probabilità a farnie.

Sede: Via Frentana, 1 tel. 0872-99281

Società di servizi: SAGRUS s.r.l. - tel. 0872- 50357

Come arrivare: A14 uscita Val di Sangro, si prosegue sulla fondovalle del Sangro (SP 652) fino all'uscita di Lanciano, poi provinciale 81 per Casoli.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore