Rogo di Castelnuovo: la rabbia del sindaco di Segrate

11 Febbraio 2011   16:17  

INTERVISTA TELEFONICA - Centro polivalente di Castelnuovo in fiamme. Abbiamo intervistato il sindaco di Segrate Adriano Alessandrini, la cui comunità aveva donato la struttura agli sfollati terremotati, è tornato oggi a Castelnuovo, per capire cosa è accaduto.

Alessandrini nel commentare il funesto evento aveva detto: ''Gli aquilani hanno poca voglia di ripartire. In tanti si lamentano, ma lamentarsi non basta: bisogna ricostruire. Ognuno deve rimboccarsi le maniche e mettere a posto la propria casa. Questa è la ricostruzione. Non dico che gli aquilani siano ingrati, ma devono darsi da fare, La vera responsabilità di quello che è accaduto è l’incuria. La verità è che lì dentro ho trovato cinque brandine a posto degli uffici, dei divani nella cabina del gas. Quella struttura doveva essere usata per le attività, le feste del paese, non per far dormire le persone''.

Parole forti, giudizi che sfociano nel pregiudizio, nella genericità e nella scarsa comprensione di ciò che davvero accade nel cratere, dove sono tanti, sicuramente la maggioranza dei terremotati, a essersi da tempo rimboccati le maniche tra mille difficoltà.

Il sindaco di San Pio Francesca D’Andrea, infatti così ha risposto:

'' Premesso che non finirò mai di ringraziare i segratesi per il dono che ci hanno fatto, tengo a sottolineare che nessun castelnovese sta aspettando la manna dal cielo. Tutti si stanno rimboccando le maniche. Ognuno si sta dando da fare per quanto possibile”.

Nella nostra intervista telefonica però il sindaco di Segrate smorza i toni. Dice di non aver mai espresso giudizi così forti nei confronti degli aquilani. Ribadisce però che l'incendio è stato causato dalla ''sciatteria'' con cui la struttura sé stata utilizzata, o meglio, non utilizzata.


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