Roseto degli Abruzzi deve ammainare la Bandiera Blu, il sindaco la colpa è da attribuire ai fiumi

Il sindaco critico con Fee,Regione e Ambientalisti

11 Maggio 2016   16:36  

Sindaco di Roseto Enio Pavone critico con la Fee ("una decisione piuttosto anomala, per non dire altro"), con la Regione ma anche con le associazioni ambientaliste, nella conferenza stampa in cui ha spiegato i motivi per cui la città non ha ricevuto la Bandiera Blu per il 2016.

"Il 2015 è stato, se non ricordo male, l'unico anno in cui non ho emesso alcuna ordinanza di divieto di balneazione, mentre negli anni precedenti, malgrado avessimo dovuto prendere diverse volte questa decisione, la bandiera non ci è stata negata.

Ci è stato spiegato da Roma - ha aggiunto - che i pessimi risultati fatti registrare nei punti di prelievo vicino la foce del Vomano, ma soprattutto del Tordino, hanno fatto sì che la Bandiera Blu ci fosse negata per la prima volta dopo tanti anni.

 Una sorte questa che ha riguardato anche altri comuni del litorale teramano, tutti uniti dal fatto di avere le foci dei fiumi che scaricano sul proprio territorio".

Quindi, parlando della Regione: "Per fare in modo che i sette comuni della costa teramana abbiano la Bandiera Blu c'è bisogno che la Regione si attivi in maniera puntuale e precisa per la pulizia dei fiumi e la salvaguardia degli argini".

"Abbiamo partecipato a numerosi incontri con i vertici regionali su certe tematiche, spesso si è parlato di 'contratti di fiume' e altre iniziative, ma se queste restano sulla carta non servono a nulla. Non è possibile che le amministrazioni locali si impegnino 'anima e corpo' per ottenere la Bandiera Blu per poi vedersi negato il riconoscimento a causa di problematiche su cui il comune non ha alcun potere".

Infine, il suo pensiero su quelle che ha definito "pseudo-associazioni ambientaliste e ambientalisti radical-chic, di cui Roseto è piena, che pur di avere un briciolo di visibilità sono pronti a scrivere contro, anche inventandosi storie, al solo fine di provare a prendere qualche voto in più".

 I dati sono stati illustrati nel dettaglio dall'Assessore ai Lavori Pubblici ed Ambiente, Fabrizio Fornaciari, ieri mattina a Roma per parlare con il Presidente della Fee, Claudio Mazza.

"La criticità che mi è stata manifestata è quella relativa all'emergenza fiumi, un problema di tutto l'Abruzzo.

Numeri alla mano, i dati dei prelievi nelle zone urbanizzate del territorio sono in complessivo miglioramento, infatti nel 2015 non sono stati emanati divieti di balneazione, né abbiamo avuto sversamenti o altre problematiche, ma il dato complessivo delle acque che emerge, proprio a causa della situazione dei due fiumi, non ci ha permesso di confermare, secondo gli esperti della Fee, il vessillo".

 "Ho sentito gli amministratori degli altri comuni costieri e chiederemo alla Regione Abruzzo un intervento risolutivo su certe problematiche e non le solite passerelle politiche che qualcuno, da Pescara, è venuto a fare nei mesi scorsi sul nostro territorio.

Vogliamo maggiori controlli da parte dei tecnici dell'Arta sull'alveo dei fiumi e maggiore attenzione generale su queste problematiche. Noi vogliamo che i fiumi tornino a essere una risorsa e non un problema" ha concluso Fornaciari.


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