Rotture e convergenze al capezzale dell'economia abruzzese

Consiglio straordinario e documento bipartisan

15 Dicembre 2010   17:50  

Rottura. E ' una parola ripetuta più volte dal presidente Gianni Chiodi nel suo intervento nel consiglio regionale straordinario sulla crisi economica e occupazionale di oggi pomeriggio. Rottura ovvero con le politiche della spesa allegra, dei privilegi e degli intoccabili, del rinvio sine die delle decisioni nette e impopolari volte al risanamento, alla riduzione della spesa e all'abbattimento degli sprechi, decisioni oggi non più rinviabili perché le poche risorse servono ad affrontate le vere emergenze e le politiche dello sviluppo.

Rottura ma anche convergenze: davanti al capezzale dell'economia abruzzese, maggioranza ed opposizione hanno infatti sottoscritto una risoluzione che impegna il presidente e la giunta ad ottenere un immediato confronto con il governo, perché è chiaro che L'Abruzzo gravato da un terremoto, da un debito sanitario gigantesco, dalla crisi economica, da solo non può farcela.

Nel documento licenziato nel pomeriggio dopo una lunga discussione, si impegna poi il presidente Chiodi anche "a insistere" presso il governo nazionale per l'urgente attuazione della zona franca urbana all'Aquila e della zona a burocrazia zero a Pescara, e a confermare quanto già richiesto al Ministero per lo Sviluppo economico, di destinare il ricavo della vendita degli immobili alla reintegrazione della quota dei fondi Fas destinata alla copertura del debito sanitario, chiedendo al governo stesso la possibilità che sia lo Stato ad acquisirli. Il documento è stato firmato dai capigruppo della maggioranza di centrodestra e dell'opposizione e viene sottolineata,
sempre al presidente Chiodi, la necessità di "riattivare con il governo nazionale gli accordi di programma quadrio attualmente sospesi riguardanti le attività produttive e le infrastrutture".

Nell'ordine del giorno vengono menzionate anche le istanze tese "ad accelerare le procedure per utilizzare tutte le somme disponibili dalla programmazione comunitaria, di ritenere strategico e prioritaria la riforma della macchina operativa regionale per renderla più efficace ed efficiente, e di ritenere vincolanti le linee di indirizzo contenute negli atti di programmazione istituendo azioni di monitoraggio dei relativi atti di risanamento"

Altro punto del documento bipartisan e poi un cavallo di battaglia vecchio ma sempre pronto all'uso, la riduzione dei costi della politica e la chiusura degli enti inutili. Che sia la volta buona?

Gatti: ''Il nostro impegno sul fronte dell'occupazione giovanile''

L'assessore al lavoro, Paolo Gatti, intervenendo al Consiglio regionale straordinario sulla crisi economica abruzzese ha detto che "la situazione è ancora tangibile, ma questa regione qualche iniziativa importante ad ampio raggio l'ha assunta in questi due anni". "Di fronte a questi problemi - ha aggiunto Gatti - è necessaria la presenza di tutta la classe dirigente in grado di confrontarsi, di parlare e anche di muovere le giuste critiche. Sarebbe questo un approccio adeguato ai problemi economici della regione e soprattutto sarebbe un approccio moderno. Non si può dire - ha aggiunto Gatti - che la ripresa occupazionale sia dietro l'angolo.

Ci sono sì dei segnali di ripresa, ma sapete benissimo che la ripresa occupazionale arriva sempre molto dopo quella economica". L'assessore ha ricordato le iniziative finora assunte dalla Giunta negli ultimi due anni "nel momento di maggiore crisi economica della regione" ed ha sottolineato che sul Fondo sociale europeo "si sono fatti grandi passi in avanti". "Al dicembre 2010 - ha spiegato - abbiamo certificato spese per oltre 30 milioni e questo significa che eviteremo eventuali
disimpegni da parte dell'Unione europea, cosa impensabile fino a due anni fa quando la spesa certificata si aggirava sui 500 mila euro.
Con il progetto Lavorare in Abruzzo con il quale abbiamo impegnato 24 milioni di euro producendo nuova occupazione per 2700 unità". Gatti ha affermato che la Regione "é pronta anche per Lavorare in Abruzzo 2 che prevederà corsie preferenziali in quelle aree dove è più forte la crisi
economica e occupazionale: mi riferisco alle aree della Valle Peligna e della Val Vibrata. Abbiamo una dotazione finanziaria di 8 milioni di euro ma contiamo di portarla a 10".

Uil: l'apprezzamento dopo l'incontro

Il Presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, ha ricevuto una delegazione di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo prima dell'inizio della sessione straordinaria dedicata alla crisi, chiesta dall'opposizione a seguito dell'iniziativa unitaria delle parti sociali sui temi della Vertenza Abruzzo. Alla riunione hanno partecipato anche il Presidente della Giunta Regionale, Gianni Chiodi, e i capigruppo della maggioranza e dell'opposizione.

L'incontro è stato costruttivo, e confidiamo possa produrre un sostegno unanime delle componenti istituzionali, politiche e sociali per porre chiedere al Governo lo sblocco delle risorse nazionali per lo sviluppo dell'Abruzzo.

Il segretario regionale Uil, Roberto Campo, ha detto che bisogna fare di tutto per cogliere la finestra di opportunità che si potrebbe aprire all'indomani del voto di fiducia, in un contesto politico che rimane problematico ed instabile, dando subito seguito alla richiesta d'incontro con il Governo già avanzata dal Presidente Chiodi, presentandosi all'appuntamento forti di un'unità d'intenti in favore dell'Abruzzo espressa da tutte le componenti della regione.

Altri temi che secondo la Uil meritano una condivisione unitaria sono il recupero dell'unitarietà della programmazione per utilizzare al meglio le risorse che riusciremo a sbloccare; il ripristino del FAS mediante la vendita celere e trasparente degli immobili regionali; la costruzione di un pacchetto di misure a favore dell'occupazione; l'avvio di un confronto strategico sui conti pubblici regionali e il federalismo.

Domani, riunione delle parti sociali regionali, presso la Confindustria di Pescara.


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