Rubygate, storia di uno scandalo (non solo a luci rosse)

L'opinione

24 Gennaio 2011   16:32  

Le 389 pagine dell'atto d'accusa nei confronti di Silvio Berlusconi, compilate dalla Procura di Milano, sono divenute di dominio pubblico. Da giorni su tutti i tg e programmi d'approfondimento il tema dominante è il Rubygate, lo scandalo sessuale che vede il nostro premier coinvolto in una brutta vicenda di prostituzione minorile e concussione. Politici e opinionisti si confrontano animatamente in ogni dove sull'opportunità o meno delle dimissioni del Cavaliere.

Il voyerismo ha portato la discussione ad indagare sull'aspetto sessuale, sulle perversioni di un uomo che poco si addicono a chi deve svolgere un ruolo istituzionale come quello del Presidente del Consiglio.

Personalmente, leggendo i verbali, sono rimasto colpito da altri particolari (se vogliamo definirli tali), dai quali può scaturire comunque un giudizio severo ma sereno sull'operato, meramente politico, di Berlusconi.

Siamo in uno Stato di diritto, quindi è giusto considerare l'accusato innocente finchè non verrà dimostrato il contrario. Il vero scandalo non sta nel vizietto di un uomo che ama circondarsi di belle donne e pagarle per ottenere da loro prestazioni sessuali. Sia ben chiaro, è un reato, ma i difensori più strenui del premier lo hanno già derubricato come minore, veniale e piuttosto comune nella società.

E' il caso, quindi, di spingere su un altro aspetto. Silvio Berlusconi ha dichiarato di aver aiutato la famosa Ruby perchè era in difficoltà economiche ed essendo lui una persona di buon'animo non ha potuto non intervenire. Lei, intervistata da Alfonso Signorini, ha confermato. Qualcuno dirà: "E' un uomo ricco e con i suoi soldi fa ciò che ritiene oppurtuno". Constatazione esatta ma con la quale non si può glissare su un argomento tanto importante.

Già, perchè Berlusconi è prima di tutto il Presidente del Consiglio ed ha in suo potere la possibilità (anzi, il dovere) di fare riforme utili all'intera collettività e non solo ad una casta ristrettissima di prescelte, rigorosamente di bella presenza. Vedere questa Ruby, una diciottenne senza arte nè parte, finita peraltro in questura per aver rubato, essere riempita di soldi, è un' offesa ai milioni di italiani, nelle stesse condizioni economiche della ragazza, che non hanno il privilegio di essere amci intimi del premier.

Vedere questo gruppone di ragazze, anch'esse senza alcun particolare merito, entrare nelle grazie del premier e ricevere case e soldi è una ferita alla folla di giovani italiani che non arriveranno mai ad avere lo stesso tenore pur spaccandosi la schiena per tutta la vita. Anche queste persone sono governate da Berlusconi, eppure non avranno mai il medesimo trattamento. Per quale motivo? Perchè non sono belle? Perchè non hanno il suo numero di cellulare?

Il vero scandalo, insomma, non è vedere un uomo importante che organizza e consuma  festini hard nelle proprie ville, ma che un Presidente del Consiglio, in un'Italia nel bel mezzo di una crisi economica senza precedenti e con la disoccupazione alle stelle, decida di aiutare un manipolo di fanciulle di bell'aspetto e nient'altro anzichè una collettività in difficoltà ma volenterosa e preparata.

 

Francesco Balzano


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