Tenere alta e viva l’attenzione su L’Aquila Rugby. È questo il motivo del sit–in che si è tenuto oggi davanti lo stadio Tommaso Fattori. Tra i partecipanti all’evento oltre ai giornalisti anche qualche tifoso. Sotto la pioggia si è parlato di molti argomenti: dai lodi non ancora pagati alla trattiva che sembra essersi arenata su un binario morto.
Chi decide a chi dare o non dare L’Aquila rugby? È questa la domanda che il giornalista e organizzatore della runione Ugo Colista ha posto. “Non si può aspettare oltre, i lodi non sono stati ancora pagati – afferma il giornalista- e solo per un caso fortuito il procuratore federale ha chiesto un rinvio che dovrebbe scadere alla fine del campionato di eccellenza. È ora che anche la Carispaq cominci a prendere una posizione. Una società che milita nel campionato di eccellenza deve cominciare ad essere gestita da subito se vuole fare un campionato di qualità la prossima stagione”
Anche l’imprenditore Walter Navarra, possibile acquirente della società nero verde, è intervenuto al sit-in raccontando tutto il suo disappunto su come l’attuale presidente de L’Aquila Rugby sta gestendo la trattiva. “Noi stiamo solo cercando di riportare il rugby al centro dell’attenzione di questa città, strumentalizzazioni politiche ci hanno stancato. L’impressione è che dietro L’Aquila rugby c’è una politica che non vuole perdere voti”. Ed è per questo che la Carispaq deve valutare in fretta la proposta più vantaggiosa e prendere una decisione nel più breve tempo possibile. “Quello che non capisco – continua Navarra – è quale progetto la nuova cordata ha presentato per la squadra, il nostro è un progetto quinquennale che prevede la rivalutazione di un’area completamente dedicata al rugby attravreso impianti e investimenti anche e soprattutto sui settori giovanili. Ad oggi i soci dell’attuale dirigenza non mi hanno neanche fatto pervenire l’offerta della nuova cordata necessaria a fare una contro offerta”.
Dalle parole di Walter Navarra si intuisce come la trattiva stia andando avanti con un continuo rialzo, giocando cosi una partita che porterà solo al massacro e alla fine della gloriosa squadra nero verde. Quello che serve è, a questo punto, che qualcuno prenda in mano la sitiuazione e la Carispaq ha tutte le carte in regola per farlo.
Questa sarà la settimana decisiva per conoscere il futuro de L’Aquila Rugby, ormai tutti gli appassionati, a differrenza degli altri anni, sanno più o meno tutto quello che è successo e quello che sta succedendo intorno ai colori nero verdi, nessuno può più nascondersi dietro un dito come è sempre accaduto. Le chiacchiere, ora come ora, stanno a zero la città sembra tifare tutta per il gruppo Navarra fino ad ora l’unico con un progetto lungimirante che guardi oltre che al presente anche al futuro e che prevede non più il solo risolvere problemi per continuare a galleggiare a mala pena tra un campionato di eccellenza ed uno di serie A, ma cominciare a puntare a quei traguardi gloriosi che molti aquilani sognano.
Antonio Fidanza
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