Ryanair Critica il 'Ridicolo' Decreto sul Caro Volo, il Ministro Invita a Soluzioni Equilibrate

09 Agosto 2023   17:35  

La controversia in corso sul decreto italiano sul caro volo, che mira a limitare le tariffe aeree da e per la Sicilia e la Sardegna, continua a catturare l'attenzione e a generare discussioni. La battaglia si è intensificata, con Ryanair che ha assunto una posizione decisa contro le nuove normative.

Il CEO di Ryanair, Eddie Wilson, ha definito il decreto "ridicolo" e ha sostenuto che viola le norme dell'Unione Europea interferendo con i principi di un'economia di libero mercato. Ha sottolineato che il decreto deve essere revocato e ha avvertito che, se rimarrà in vigore, potrebbe influenzare le operazioni di Ryanair in Italia.

Nonostante le tensioni, gli sviluppi recenti suggeriscono una possibile via per la risoluzione. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del "Made in Italy," ha espresso un tono più conciliatorio. Urso ha rivelato di aver incontrato il CEO di Ryanair, Eddie Wilson, e ha manifestato il loro impegno reciproco a intraprendere un dialogo costruttivo. L'obiettivo è raggiungere soluzioni equilibrate che tengano conto sia dei passeggeri che delle compagnie aeree.

Durante l'incontro, la discussione si è estesa oltre al decreto sul caro volo. Le conversazioni hanno incluso i piani di Ryanair per gli investimenti e lo sviluppo in Italia, evidenziando il potenziale di crescita del paese nel turismo e nel trasporto aereo, specialmente durante eventi imminenti come il Giubileo del 2025, le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026 e il Giubileo straordinario del 2033.

Un aspetto del decreto evidenziato da Urso è l'intenzione di inibire l'uso di algoritmi che adattano i prezzi agli utenti individuali. Ha definito questa pratica come una distorsione del mercato e inaccettabile. Un altro problema affrontato è il fenomeno di trattenere posti e successivamente rilasciarli a prezzi più elevati, considerato anch'esso una distorsione del mercato.

Il decreto, parte del più ampio pacchetto legislativo noto come "decreto-legge Asset," mira a affrontare diverse problematiche, tra cui i costi elevati dei voli e i servizi di taxi. Introduce misure volte a regolare le tariffe aeree, soprattutto per le rotte che coinvolgono la Sicilia e la Sardegna. Queste misure si concentrano su casi in cui i prezzi superano il 200% della tariffa media a causa di fattori come la domanda di picco, le variazioni stagionali o le emergenze nazionali. Inoltre, la determinazione automatizzata dei prezzi basata sulla profilazione dell'utente richiederà una comunicazione trasparente con i clienti.

Sebbene si preveda che l'impatto del decreto colpirà principalmente i residenti della Sicilia e della Sardegna, i critici hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sua portata, suggerendo che escluda altre rotte di viaggio popolari. Il dibattito continua mentre gli interessati lottano per trovare un equilibrio tra la regolamentazione dei costi dei voli e garantire un ambiente di mercato equo e competitivo.


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