SANITA': ARRESTO PESCARA; POLIZIA ESCLUDE TRAPIANTO RENE

05 Aprile 2008   18:37  
"Il rene non è stato espiantato per essere reimpiantato in un altro paziente, su questo siamo sicurissimi". Non ha dubbi Nicola Zupo, dirigente della Squadra Mobile di Pescara al termine della prima parte delle indagini che hanno portato all'arresto del chirurgo Marco Basile per la morte di una donna di 74 anni malata di tumore all'intestino, deceduta il 18 gennaio 2007 nel nosocomio pescarese. Il medico è stato arrestato con l'accusa di soppressione di atto pubblico, falso ideologico in atto pubblico e omicidio colposo. "L'unica cosa certa è il falso nei documenti post operatori - spiega il dirigente della Questura - L'ipotesi del furto del rene non esiste: è escluso a priori che si possa reimpiantare il rene di una donna di 74 anni con un tumore. Bisogna capire però se si è di fronte ad un omicidio colposo o volontario, cioé se il rene è stato espiantato per salvare la vita alla donna dopo un errore chirurgico o per togliere le prove di un errore. In quest'ultimo caso sarebbe omicidio volontario". (ANSA)

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