SICUREZZA: CONFESERCENTI, 40% ITALIANI TEME LA CRIMINALITA'

14 Gennaio 2008   17:17  
Il 40% (quasi il doppio dell´anno scorso, quando erano il 23%) degli italiani mettono la criminalità in cima alle proprie paure per il futuro prossimo venturo. Confessandosi spaventati molto di più, in prospettiva, dalla violenza diffusa che non dai cambiamenti climatici (17%) e dal terrorismo (13%). Sono alcuni dei risultati di un´indagine Confesercenti-Publica ReS, che per la prima volta include tra i timori condivisi quello di frequentare gli stadi di calcio: è il 4% del campione a dirsi preoccupato del clima pesante che accompagna alcune manifestazioni sportive. Notevole il ridimensionamento delle paure legate al rischio di attacchi terroristici: la percentuale dell´ultimo rilevamento (13%) è sensibilmente inferiore sia a quella di due anni fa (36%) sia a quella dell´anno passato (22%). Intimoriscono meno anche le guerre in generale, con il 12% degli italiani che comunque le considera un tema di perdurante angoscia, contro il 27% del 2005. Al quinto posto della graduatoria, la diffusione di nuove malattie (10%), al settimo - dopo le preoccupazioni per le gesta degli ultras del pallone - quelle per i terremoti e i fenomeni naturali (3%). Ma cosa fa vincere la paura? Il 40% ammette di combatterla affidandosi allo scudo tradizionale della famiglia, mentre soprattutto i giovani intervistati (in totale, l䙛%) scelgono l´amicizia come l´antidoto più valido per proteggersi dalle insidie del mondo esterno. Poche le garanzie offerte dalla stabilità sul lavoro: solo il 19% degli italiani, il 4% in meno rispetto al 2006, considera il proprio impiego come garanzia di maggiore fiducia nel futuro. Il 14% sceglie invece come scudo di protezione le forze dell´ordine, il 9% la religione, il 6% le istituzioni. (AGI)

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