Uno squarcio nell'asfalto, cartelli e delimitazioni posti sulla strada per segnalare il pericolo e invitare a rallentare e alla prudenza e inconvenienti per gli automobilisti. Nuovi problemi per il ponte sul fiume Sangro, tra Torino di Sangro e Fossacesia. "All'altezza del bivio per Torino di Sangro - denuncia il consigliere provinciale Palmerino Fagnilli - il tratto d'asfalto che si congiunge al viadotto ha ceduto. Il ponte - prosegue - non desta preoccupazioni, anche se su qualche pilone si intravedono lesioni, ma la strada che si unisce ad esso sta franando. Tanto che sulla via, sulla statale 16 Adriatica, c'e' una sorta di voragine, coperta alla bell'e meglio, con segnaletica, dall'Anas. L'asfalto si e' sbriciolato e i materiali che tenevano la struttura sono precipitati nella scarpata sottostante. Neppure il guard rail ha piu' l'appoggio sul terreno. Inoltre sull'arteria si e' creato un avvallamento, che si puo' avvertire passandoci sopra con i mezzi. E' una situazione assurda - continua Fagnilli - dato che il viadotto e' stato riaperto al traffico soltanto alla fine di marzo dello scorso anno". "Il ponte - ricorda il consigliere provinciale - crollo' il 24 ottobre del 2004 a seguito di un'alluvione. I lavori, dopo un'interminabile trafila per l'assegnazione dell'opera, sono stati completati a tempo di record. Ma a quanto pare gli interventi di messa in sicurezza non sono stati proprio eseguiti nel miglior modo possibile. Altrimenti non si spiegherebbe la situazione che si e' venuta adesso a creare". Il viadotto, finanziato dall'Anas, e' lungo 450 metri, ed e' sostenuto da campate che in alcuni punti raggiungono i 60 metri di altezza. Sulla questione Fagnilli sta preparando un'interpellanza al presidente della Provincia, Tommaso Coletti, con cui lo invita ad attivarsi presso l'Anas affinche' risolva al piu' presto il problema. "Prima che la situazione peggiori ulteriormente, con disagi per i cittadini. Tra l'altro siamo in piena estate, un periodo in cui il traffico sulla strada, tra camion e auto, e' in aumento per via della presenza dei turisti e quindi - concldue - bisogna intervenire subito".