Salviamo il centro storico di Navelli

di Guido Cantalini

07 Dicembre 2009   11:07  

VIDEO - Un ''grido di dolore'' da parte del signor Guido Cantalini,  di Navelli, uno dei borghi del cratere sismico, ma che già prima del sei aprile subiva un progressivo e drammatico abbandono.

''Salviamo il Centro Storico di Navelli” è l’appello lanciato sul web dal sottoscritto, Presidente dell’Associazione per la Valorizzazione e lo Sviluppo dell’Altopiano di Navelli (V.e S.T.A.), che ha registrato in pochissimi giorni parecchie adesioni non solo da parte di cittadini navellesi ma anche di tante altre persone che hanno voluto semplicemente manifestare la propria solidarietà e sostegno all’iniziativa.

In realtà non si tratta soltanto di un comune appello ma di un accorato “grido di dolore” rivolto innanzitutto a tutti i cittadini navellesi, residenti, oriundi, proprietari di immobili nel centro storico ma anche a chiunque abbia sinceramente a cuore il futuro di questo meraviglioso borgo che con le sue case arroccate, le sue stradine in pietra levigata dal tempo, i suoi archi, gli antichi palazzi, le innumerevoli chiese e cappelle, i suggestivi angoli di strada incanta ogni visitatore e che purtroppo giorno dopo giorno sta morendo.

Solo lo scorso anno è avvenuto l’ingresso, meritato, nel Club dei Borghi più Belli d’Italia per iniziativa della amministrazione comunale pur mancando di fatto alcuni requisiti necessari richiesti per l’ammissione.

D’altronde basta farsi una passeggiata per le vie del borgo più antico per rendersi realmente conto della condizione di assoluto degrado ed abbandono in cui versa purtroppo da anni sotto lo sguardo rassegnato e a volte anche un po’ indifferente di chi abita il paese. Lo spopolamento inarrestabile che sta interessando in particolar modo il centro storico negli ultimi decenni desta forti preoccupazioni.

Le famiglie di fatto ivi residenti si contano ormai quasi sulle dita di una mano e si tratta per lo più di persone anziane con la conseguenza inevitabile che tra qualche anno l’intero centro storico sarà completamente deserto ed in preda ad ulteriore degrado.

Già oggi il borgo antico è totalmente privo di vita e di ogni genere di attività. Mancano, ad esempio, luoghi di aggregazione e di socializzazione soprattutto per i più giovani che contribuirebbero senza dubbio a rivitalizzarlo mentre poche sono le iniziative culturali che vi si svolgono, esclusivamente concentrate nel mese di agosto.

Persino l’unico esercizio commerciale rimasto ha dovuto sospendere l’attività a causa del sisma del 6 aprile che, pur avendo risparmiato fortunatamente il paese da devastanti crolli, tuttavia ha causato danni ingenti ai palazzi antichi, alla parrocchiale, a gran parte delle sue abitazioni, molte delle quali per giunta “seconde case”, aggravando in tal modo una situazione già di per sé abbastanza difficile.

Di qui il caloroso invito che il sottoscritto ha sentito di rivolgere in primo luogo ai propri concittadini a non aspettare ancora che qualcosa cada dal cielo ma piuttosto a rimboccarsi le maniche, unendo le forze, ad incontrarsi, discutere, confrontarsi, a mettere insieme idee, proposte, competenze, conoscenze, professionalità, prima che sia davvero troppo tardi; un invito a partecipare attivamente in prima persona alla fase delicata della ricostruzione post sisma che dovrà essere non soltanto strutturale ma anche economica e sociale se si vuole davvero sperare nella rinascita del paese.

Un appello che, proprio in considerazione delle moltissime adesioni ad oggi pervenute, sentiamo tutti insieme il dovere di estendere anche ai rappresentanti delle istituzioni tutte, alle personalità più alte nel campo della cultura, dell’associazionismo, dell’economia, del giornalismo, della imprenditoria chiedendo loro di non restare indifferenti a ciò che ora è divenuto il “grido di dolore” di tanti ma piuttosto di starci vicino e di darci in qualche maniera una mano. Ridiamo al centro storico di Navelli la sua storia, i suoi giorni di grazia, ridiamogli un sogno.''

Le adesioni, anche motivate, a detto appello possono essere comunicate via e-mail all’indirizzo gaetanocantalini@alice.it e saranno pubblicate sul blog  http://gaetanocantalini.ilcannocchiale.it/. ''

IL VIDEO-APPELLO


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