Il ministro delle Infrastrutture nega la possibilità di una variante meno invasiva, mentre il Comitato Comferr continua la sua battaglia per proteggere le famiglie e il territorio.
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha confermato la sua posizione riguardo al futuro tracciato della ferrovia Pescara-Roma, negando la proposta di una "variante soft" che avrebbe ridotto l'impatto sul territorio, in particolare sulle abitazioni e le attività commerciali tra Chieti e Pescara. La risposta del ministro è arrivata in occasione di un'interrogazione del deputato Giulio Sottanelli durante il question time alla Camera dei deputati.
Salvini ha chiarito che, a suo avviso, l'unica soluzione praticabile non prevede modifiche al progetto originale, che comporterebbe l'abbattimento di abitazioni, con circa 100 famiglie che rischiano di perdere la propria casa, insieme ad alcune aziende e attività situate nel tratto compreso tra San Giovanni Teatino e Manoppello. Questo ha scatenato la dura reazione del Comitato Comferr, che da tempo sta cercando di sensibilizzare le istituzioni a favore di una variante alternativa, che avrebbe evitato il danneggiamento delle case e preservato l'integrità delle comunità locali.
Sottanelli, deputato di Azione, ha espresso preoccupazione per la decisione di Salvini, commentando: "Le infrastrutture devono essere progettate per i cittadini, non contro di loro. L’utilizzo delle ruspe minaccia il futuro di molte famiglie, distruggendo non solo case, ma anche ricordi e radici storiche". Il deputato ha inoltre rivelato che lo stesso Salvini, quando aveva visitato l’Abruzzo a febbraio, si era mostrato favorevole alla ricerca di una soluzione che avrebbe potuto preservare le abitazioni esistenti, ma la sua posizione è ora cambiata drasticamente.
Nonostante le parole del ministro, il Comitato Comferr, che conta più di 2.500 iscritti, ha già annunciato che le manifestazioni contro il progetto continueranno. "Il nostro impegno non finisce qui", ha dichiarato Sottanelli, "seguiranno azioni concrete per fermare l’abbattimento delle case. Non possiamo permettere che l’intero territorio venga sacrificato in nome di un progetto che non tiene conto delle persone che lo abitano".
Il progetto ferroviario, che ha come obiettivo la velocizzazione della linea Pescara-Roma, sembra ora essere in una fase di stallo, con il ministro Salvini che continua a rimanere fermo sulle proprie posizioni, mentre cresce la mobilitazione da parte delle comunità locali. Il dibattito, che coinvolge cittadini, politici e esperti, rimane aperto, con molteplici punti di vista sul futuro delle infrastrutture e sul loro impatto sulle persone.