Giornata di ordinario disordine fuori l'ospedale regionale San Salvatore dell'Aquila, anche mentre all'interno si celebrava la riapertura delle 8 sale operatorie, del Pronto soccorso e il ripristino di alcuni reparti. In questo modo il 60% del nosocomio viene restituito alla collettività.
A visitare i locali ristrutturati e tornati agibili il presidente della Regione, l'assessore Venturoni, il sindaco e il presidente della Provincia dell'Aquila, accompagnati da una schiera di personale medico e paramedico.
Ha lavorato allo studio del comportamento strutturale e al rilievo dei danni del terremoto, il Dipartimento di Ingegneria delle Strututre della Facoltà di Ingegneria dell'Ateneo aquilano.
La ricostruzione del Pronto soccorso si deve al finanziamento di 880mila euro della pescarese Fater Spa e della romana Fondazione Francesco Angelini.
Una riaperturà a metà tuttavia: ad una anno dal terremoto il lavoro degli operatori della sanità è ancora svolto in assoluta precarietà e disagio, ma il direttore generale della Asl assicura un graduale ritorno alla normalità.
Nell'intervista Giancarlo Silveri, direttore generale Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila.
(MS)
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