Sanità: Angelini replica alle ordinanze del sindaco di Chieti

25 Settembre 2009   08:30  

"Dateci dei paranoici della cospirazione ma contro di noi ci sono tutti coloro che hanno fatto squadra con Del Turco impegnati nell'attacco finale per ammazzare Villa Pini. Questo e' l'ultimo round di una vicenda che dura da quando ho deciso di infrangere certe leggi non scritte. Si usa la mistificazione come prova principe dell'assoluzione di Del Turco". Non usa mezzi termini Enzo Angelini, con la famiglia schierata al gran completo per difendere l'operato della struttura e controbattere alle motivazioni che hanno indotto il sindaco di Chieti a firmare l'ordinanza di chiusura di tre strutture per la riabilitazione psichiatrica. "L'avvocato De Cesare sostiene che avrei ricevuto 10,5 miliardi di vecchie lire per realizzare le Villette. O non capisce oppure e' in mala fede - commenta Angelini nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio a Villa Pini - Io non sono un ente finanziabile, non sono una onlus, questa e' una grossa bugia". E' la figlia Chiara, attuale amministratore del gruppo, a riepilogare carte alla mano la vicenda delle tre strutture. In particolare dell'ex Cantatore. "Nella notte del 6 aprile, il terremoto lesiono' irrimediabilmente una nostra struttura di L'Aquila. Sedici pazienti sono stati ospitati presso la nostra struttura di Chieti. Abbiamo scritto per informare le autorita' chiedendo istruzioni ma nessuno ci ha risposto. Si tratta di pazienti che assistiamo gratuitamente da oltre due anni. Abbiamo piu' volte sollecitato la Asl e la Regione. Ora sanzionano noi per aver tenuto 16 pazienti terremotati gratuitamente. Sull'ex Paolucci abbiamo proposto di spostare i degenti qui a Villa Pini. Secondo la Asl i requisiti ci sono. Oggi la risposta e' l'ordinanza piena di atti illegittimi e strumentali. Sulle Villette: i Nas ci hanno prescritto dei lavori ma il Comune ci ha bocciato la richiesta di Dia in sanatoria. De Cesare dice che le Villette sono fuori dal contesto urbano quando invece a due metri dalle case inizia l'abitato di Torrevecchia. Sostiene che non e' possibile riadeguarle e non e' vero". Aggiunge Angelini padre: "Che eravamo costretti ad aprire Cantatore era noto a tutti e tutti sapevano che era solo per offrire assistenza gratuita e momentanea a pazienti terremotati. Oggi ci accusano di aver aperto abusivamente. Quanto alla valutazione della mancata riabilitazione psichiatrica sono disgustato. Vi invito a visitarle le strutture. Tornando alle Villette, i Nas sono tornati e hanno relazionato che tutto e' a posto. Per tutta risposta ci chiudono la struttura. Sull'ex Paolucci, De Cesare sostiene che la situazione non e' emendabile perche' la struttura supera i 60 posti letto. Non esistono norme che limitano le strutture protette. Per le Rsa si dice che si puo' arrivare a 120 posti in moduli da 20. Conclude Chiara Angelini: "Se un solo paziente verra' trasferito in strutture non idonee avra' grossissimi problemi. Si e' parlato di Guardiagrele il cui ospedale e' stato ritenuto non idoneo dalla stessa Asl".


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