“ Se fossero veri i rilievi del tavolo di monitoraggio sullo state dell’arte della sanità in Abruzzo va rimossa la causa, cioè il commissario Chiodi.
Chi è virus non può fare da medicina.
Bene fa Paolucci a denunciare, ma la gravità della situazione chiama in causa il Governo”
Lo afferma il capogruppo del PD in regione Camillo D’Alessandro
“Chiedo al sottosegretario Legnini – riprende D’Alessandro - ed ai Parlamentari abruzzesi di verificare i rilievi e portare il caso in parlamento ed al governo chiedendo la rimozione del commissario. Fummo proprio noi a parlare di “anomalia” abruzzese. Questa anomalia ora va definitivamente risolta ”
“ Due sono le strade – propone il capogruppo del PD - O si pone al commissariamento o Chiodi non può più essere commissario .
Non si faccia finta che questo è un problema solo abruzzese.
Fu il parlamento con la maggioranza di centro-destra, ad esempio, a sanare per via legislativa gli atti commissariali tutti bocciati dal Tar ma stabilendo l’obbligo di una immediata definizione ed approvazione del Piano sanitario regionale, che è una legge e si fa in Consiglio regionale, cosa mai avvenuta”