Sanità, Daniele Leone: "Ecco il silenzio della politica"

24 Luglio 2013   18:07  

Riceviamo e pubblichiamo dal lettore Daniele Leone:

"Altro che Anticiclone Africano,  quello che si prepara sarà una bufera senza precedenti, un tornado che investirà tutto il pianeta della sanità  pubblica e  convenzionata con il S.S.N.,  nella nostra provincia di Chieti. I tagli previsti dalla Spending Review, si abbatteranno sul nostro sistema sanitario, colpendo senza distinzione  malati, famiglie, medici, infermieri, e lo farà senza distinzione, senza  alcun criterio, senza nessuna logica. Nella  nostra provincia  il “TORNADO” spazzerà via  posti letto e servizi". Nell’ospedale di Vasto  sono  già iniziati  gli accorpamenti di alcuni reparti. Nelle aree interne si ipotizza la chiusura delle guardie mediche,  del servizio pediatrico e non vengono risparmiati neanche i medici di famiglia, nel senso che i medici che sono andati in pensione  non vengono più  sostituiti.

Il  “TORNADO” dunque investirà tutti i settori della sanità,  nel totale silenzio  della politica e questo è un fatto  “GRAVE”,  e pensare che tra qualche mese nella nostra regione si tornerà al voto per rinnovare  il consiglio  regionale. Solo qualche sindaco dell’Alto Vastese coraggioso,  insieme a qualche consigliere di Vasto, denunciano  questi tagli e  tentano di informare  i cittadini del territorio su  cosa sta accadendo alla nostra sanità.  Prima è stato chiuso l’ospedale di  Gissi, poi sono stati ridimensionati  gli ospedali di Casoli, Atessa, e  Ortona, mentre l’ospedale di Giuardiagrele merita un capitolo a parte  in quanto questo è mantenuto in vita a suon di ricorsi dalla tenacia di alcuni  politici locali. Neanche l’ospedale di Lanciano si può dire che navighi in acque tranquille.   Se la classe  politica locale  non interviene immediatamente, della sanità nel nostro territorio non rimarrà nulla.

E non si venga a dire che i tagli sono necessari per  portare la  % dei posti letto nella media nazionale  e che bisogna risanare i bilanci della regione.

Nel primo caso ci sarebbe da discutere in quanto nelle altre regione si tagliano i posti in eccedenza  e si riconvertono con servizi che mancano.  Certo concordiamo con quando dichiarato e cioè che gli ospedali devono svolgere il ruolo che gli compete, ossia “prendersi cura  delle malattie acute, mentre la cura delle cronicità e la riabilitazione vengono lasciate ai  piccoli ospedali e alle strutture convenzionate con il S.S.N”. Per quando attiene il risanamento dei conti, se fosse vero, il nostro sistema non sarebbe ancora COMMISARIATO. Ci auguriamo  di sbagliarci e di  essere smentiti con i fatti,  ma la nostra sensazione è che si voglia lasciare nella nostra provincia un solo ospedale,  e gli ospedali di Vasto e Lanciano, in standby, in attesa che si realizzi il famoso ospedale di 300 posti letto che  dovrebbe poi assorbire alcuni piccoli ospedali,  e tutto ciò accade nel silenzio dei partiti e dei politici, gli stessi che tra qualche mese gireranno il nostro territorio  chiedendoci  il voto e per l’occasione ci faranno  mille promesse. Ma con quale faccia?. In attesa che la politica locale si muova, cosi come è accaduto a Guardiagrele, nel tentativo di fermare questa “FALCE”,  segnaliamo anche i tagli alla sanità convenzionata e il tentativo  che vorrebbe portare  queste strutture  ad un limite minimo di posti letto, al di sotto del quale queste non avranno   più diritto di esistere, il che significherebbe che le strutture sanitarie  attualmente accreditate nel nostro territorio non potranno più operare in convenzione con il S.S.N. Se vogliamo difendere i nostri ospedali, le guardie mediche, il servizio pediatrico  nei piccoli paesini di montagna, le strutture convenzionate con il S.S.N,  alle prossime elezioni dobbiamo ricordarci i nomi di quei politici che con  i TAGLI si stanno abbattendo come un TORNADO sulla sanità del nostro territorio, ma anche i nomi di coloro che sono stati a guardare nel silenzio. E non è vero se vi raccontano che  i posti letto e servizi tagliati nel nostro territorio verranno riconvertiti e riorganizzati. I posti letto tagliati sono stati tagliati punto e basta e non si vede traccia delle  ipotizzate riconversione e riorganizzazione del sistema. Inoltre  sono cinque anni che il presidente Dott. Chiodi e il Manager Dott. Zavattaro amministrano la sanità nel nostro territorio e questo è preoccupante per  i malati, le loro famiglie e i dipendenti che prestano la loro professionalità nelle  strutture pubbliche e  convenzionate, e per i sindaci dei piccoli comuni delle aree interne".

 

 


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