Sanità, il Pdl: le sentenze del Tar non ci faranno cambiare linea

25 Maggio 2011   15:52  

“L'odierna ed ennesima sentenza del TAR sulla sanità abruzzese non può o non deve meravigliare nessuno, perché è ormai chiarissima la giurisprudenza adottata dal tribunale amministrativo abruzzese. Resta da vedere se essa, tuttavia, reggerà al successivo grado di giudizio o invece, come spesso accade, il Consiglio di Stato la rigetterà”. Questo il commento di Lanfranco Venturoni e Riccardo Chiavaroli , rispettivamente capogruppo e portavoce del PDL alla Regione Abruzzo.

“Sia ben chiaro - proseguono i due esponenti politici - che l'aspetto legale non cambia assolutamente i termini della questione. Infatti al di là del merito giuridico è ovvio che si pone un problema di gestione amministrativa e politica che, si badi bene, in queste ore sta creando serissimi problemi a tutte le regioni, che siano a guida centrodestra o centrosinistra e sulle quali già nelle prossime ore il governo nazionale fornirà comunque, a beneficio di tutti, norme interpretative ed attuative più idonee.

Da parte nostra - affermano con forza Venturoni e Chiavaroli - possiamo solo ribadire che le azioni del Presidente Chiodi sono integralmente sostenute dal PDL e dalla maggioranza e resteranno orientante nel senso di una profondo riforma del sistema sanitario abruzzese, perché il nostro obiettivo è quello di dare agli abruzzesi una sanità che prevenga, curi, tuteli con efficacia e senza sprechi.

Chiarito che le sentenze del TAR non sono un giudizio di merito sulle scelte effettuate, ma solo una valutazione sulle forme – proseguono il capogruppo e il portavoce PDL - resta fermo il dato per il quale la nostra priorità è quella dare all'Abruzzo una riforma sanitaria che determini miglioramenti per tutti.

Nessuno, infatti, può sostenere con onestà intellettuale, che la situazione attuale sia ancora tollerabile da ogni punto di vista, giacché prima ancora del vero e proprio disastro economico che essa rappresenta, vi è un rischio concreto di malasanità a danno delle persone, poiché le piccole strutture che intendiamo riconvertire (e non chiudere!!) non hanno le dotazioni organiche e strumentali per fornire interventi di salvaguardia della salute e della vita stessa dei pazienti.

Prova ne sia - sostengono poi Venturoni e Chiavaroli - che laddove le riconversioni sono state già effettuate, non solo è aumentata la qualità del servizio, ma si è riscontrata una favorevole condivisione da parte della popolazione interessata.

Insomma noi riteniamo di avere la forza morale ed intellettuale per assumere tale posizioni di necessaria e non piu’ rinviabile riforma, e certo non può fare altrettanto chi, in questi ultimi anni, ha determinato tali sciagurate situazioni e ancora oggi si diletta nella battaglia demagogica sulla pelle dei cittadini.

Per questo - affermano Lanfranco Venturoni e Riccardo Chiavaroli - ci lascia poi esterrefatti la gioia di qualcuno di fronte a sentenze di tribunale; dobbiamo ritenere che essi siano coloro che, non solo non vogliono il cambiamento in positivo avviato dal governo di Gianni Chiodi, ma che ostinatamente difendono solo interessi di parte e piccole, stantie situazioni clientelari.

Come abbiamo piu’ volte detto insieme al Presidente Chiodi - concludono i due esponenti del PDL - possiamo anche rischiare di apparire per un periodo impopolari, ma certamente non saremo mai antipopolari, perché quello che ci sta a cuore non è il gradimento estemporaneo ma il consenso reale ottenuto con assunzione di responsabilità politica e lavorando a favore della tutela degli abruzzesi di oggi e delle generazioni future".


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