Sanitopoli: in aula le trattative per l'acquisto di Villa Pini

16 Maggio 2012   19:41  

Le trattative per l'acquisto di Villa Pini prima della dichiarazione di fallimento sono state al centro, oggi pomeriggio, delle testimonianze dell'imprenditore Nicola Petruzzi e dell'amministratore del gruppo Santo Stefano, Enrico Brizioli, nell'ambito del processo su presunte tangenti nella sanita' abruzzese. Nello specifico Petruzzi, dal 2010 affittuario di Villa Pini, ha ricostruito davanti ai giudici del Tribunale di Pescara le tappe delle trattative e ha riferito di essere stato contattato all'epoca dall'amministratore del gruppo De Benedetti per procedere insieme all'acquisizione di Villa Pini.

Petruzzi ha spiegato che l'intenzione di rilevare le attivita' di Vincenzo Maria Angelini non ando' a buon fine in quanto esaminando le carte e le SDO del 2007 furono riscontrate diverse anomalie. L'imprenditore ha parlato in particolare di ricoveri e prestazioni inappropriate e di un rischio di tipo amministrativo pari a 80 milioni di euro e di natura fiscale pari a 40 milioni di euro. Inoltre, secondo le previsioni, il fatturato della clinica nel 2008 sarebbe sceso da 180 milioni di euro a 110 milioni. Petruzzi ha raccontato anche di aver incontrato l'ex assessore alla Sanita' Mazzocca per verificare la veridicita' dei crediti fatturati e appurare se la Regione li avesse gia' certificati. In quella occasione apprese dall'assessore che i controlli, benche' in corso, erano indietro di cinque anni ed era impossibile fare le verifiche nei tempi richiesti.

In aula Petruzzi ha parlato anche del pranzo al ristorante "Il Bolognese", a Roma, con Del Turco, Quarta, Mazzocca, un rappresentante del gruppo De Benedetti e altre persone. "Chiesi di incontrare Del Turco per capire la posizione della Regione rispetto a un'azienda cosi' importante come Villa Pini - ha detto Petruzzi. Del Turco si espresse in maniera negativa: Villa Pini e' un cancro per l'Abruzzo. Qualunque situazione alternativa e' solo auspicabile". L'imprenditore ha riferito di essere venuto a conoscenza durante quel periodo che a Villa Pini c'erano dipendenti che per anni, seppur stipendiati, non andavano a lavorare in quanto non erano graditi alla dirigenza. Petruzzi ha detto infine che la vicenda si e' chiusa con un nulla di fatto dopo un'offerta di 45 milioni di euro per rilevare il gruppo Villa Pini, respinta dalla famiglia Angelini. 


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