Sanitopoli, le parti civili chiedono un risarcimento complessivo di 100 milioni di euro

18 Giugno 2013   11:07  

Dopo le dure richieste dell'accusa, si profila una nuova possibile stangata per gli imputati del processo Sanitopoli, stavolta su iniziativa delle parti civili, le quali infatti, hanno avanzato tramite i propri avvocati la richiesta complessiva di circa 100 milioni di euro.

L'eventuale risarcimento é in più a titolo di provvisionale, sarebbe cioè immediatamente eseguibile in caso di condanna di Ottaviano Del Turco e degli altri imputati. Tra le parti civili autrici della richiesta numerose case di cura private e le varie Asl, che si ritengono tutte danneggiate dall'attività perpetrata, secondo l'accusa, da Vincenzo Angelini e dai suoi committenti politici, ma ancora manca all'appello la Regione.

Tra tutte le singole richieste, emerge quella della Asl di Chieti, che intende ottenere danni per 22 milioni di euro dallo stesso Angelini, dall'ex manager Luigi Conga, dall'ex deputato PdL Sabatino Aracu e dal procuratore speciale della Barclays Bank di Londra Marco Penna.

L'avvocato Tommaso Marchese, legale dell'l’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) e delle case di cura Pierangeli, Villa Letizia, Villa Serena e Spatocco, ha parlato della "scoperta di un mondo di illegittimità", mentre il collega Alessandro Gamberini, che cura gli ineressi delle Asl di Chieti, L'Aquila e Teramo é stato ancora più diretto in riferimento alle presunte tangenti, parlando di "soldi come status symbol per il centrodestra, che non si preoccupava di ostentarli, mentre il centrosinistra si muoveva con più discrezione".


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