Sanremo 2012, Rocco Papaleo: "Ottimi ascolti non corrispondono ad ottima qualità"

Stasera Ivana Mrazova ci sarà

15 Febbraio 2012   15:46  

La conferenza stampa dopo la prima serata del Festival di Sanremo si apre con la lettura del comunicato della Rai che difatto 'commissaria' l'evento: "Il Direttore Generale, dopo aver ascoltato informalmente il Presidente e i Consiglieri di Amministrazione presenti, ha deciso, di fronte alla situazione che si è venuta a creare, di inviare il Vice direttore generale per l’Offerta, Antonio Marano, a coordinare con potere di intervento il lavoro del Festival di Sanremo".

Il direttore di Rai1, Mauro Mazza, prende subito la parola per cercare di stemperare un po' la situazione sostenendo che l'arrivo di Marano servirà solo come aiuto nulla di più: “Io ricordo che nei compiti istituzionali di Marano c’è il coordinamento dell’offerta televisiva. Questo lavoro che Marano svolge quotidianamente, di fronte alla complessità della macchina e alla difficoltà del momento tecnico, e qualche momento che abbiamo sofferto ieri sera, viene a darci una mano".

Ha poi voluto dire la sua su Adriano Celentano e ci è andato giù duro: "Peraltro nel contratto era prevista testualmente la libertà dell’artista riconosciuta dalla Rai. Si può poi valutare se l’abbia esercitata al meglio o abbia travalicato i confini del codice etico in qualche passaggio. Si può passare a molti momenti. Mi viene in mente il dare del deficiente a un collega. Premesso che siamo di fronte a un artista unico nel suo genere, e quindi non a un filosofo contemporaneo, non mi sento di entrare nel merito, quando si auspica la chiusura di un giornale a me corre un brivido lungo la schiena, da giornalista e cittadino. Se posso aggiungere una cosa personale, io ho cominciato a lavorare al Secolo d’Italia, qualche anno fa. Qualcuno voleva chiuderlo con le bombe”.

Il direttore di Rai1 non è stato tenero nemmeno con Luca e Paolo, rei di essere stati troppo scurrili: “Celentano parlava di censura quando ieri ha detto ciò che voleva. Io credo che la Rai si sia confermata una grande azienda all’insegna della liberalità. Non so in quali altre aziende un artista come Celentano potrebbe dire ciò che gli passa per la mente. Vale anche per Luca e Paolo. Quando si ricorre con troppa frequenza a espressioni scurrili è perché si ha pochezza di idee. E c’è un errore tecnico. Il canone non è un abbonamento alla Rai, ma una tassa di possesso. Quindi anche chi ha l’abbonamento a Sky o lavora a Mediaset. Io auguro buon lavoro a Luca e Paolo, che faranno i loro programmi nell’azienda nostra competitrice, dove abitualmente non fanno questa satira politica graffiante. Se negli anni, tra qualche tempo, sentissero il bisogno di uscire dalla foresta, attaccando l’ex premier coi capelli o senza, ci mandano un sms e ne parliamo”.

C'è da dire che i momenti migliori della conferenza stampa sono stati quelli nei quali ha preso la parola Rocco Papaleo, ha parlato con molta onestà che in certi momenti ha anche spiazzato il suo compagno di viaggio Gianni Morandi, come quando ha candidamente ammesso: “Stasera devono migliorare e possono fare meglio” e poi non contento ha rincarato la dose sui dati dell'Auditel: “Non mi sembra che un grande ascolto corrisponda a grande qualità. Non sempre i grandi incassi cinematografici corrispondono al cinema migliore. Forse in televisione è diverso, ma sono qui per migliorare”.

Il più entusiasta di tutti i presenti è senza dubbio Gianni Morandi: “Per quanto mi riguarda sono felicissimo. La forza di Celentano ci ha sicuramente aiutato: ha creato un’attenzione ancora maggiore rispetto al Festival di Sanremo. Non credo che le canzoni siano state messa da contorno. L’attenzione maggiore favorisce anche tutte le canzoni. E siccome Celentano il primo impatto che ha avuto è stato deflagrante, sicuramente nei giorni che verranno sarà molto diverso. Da stasera avranno sicuramente più visibilità e attenzione alle loro canzoni. Ho parlato con loro ieri sera, mentre stavamo guardando Celentano. Poi io, il fatto che Adriano non fosse in televisione da tanto tempo, rivederlo mi ha fatto una grande commozione fatta da amicizia e rapporti che durano da più di 49 anni. Lui ha sempre fatto un po’ così. Io ho l’ascoltato, il suo discorso su come si muove il mondo cattolico e le prediche dei preti era da cattolico osservante. Poi butta giù delle provocazioni, ma vuole che si parli più di spiritualità. Siamo partiti troppo forti. Dai riscontri che ho avuto sono contento del grandissimo risultato di Rocco Papaleo, quindi la nostra scelta è veramente una nota eccezionalmente positiva”.

L'unico momento dove Morandi si rabbuia è quando parla dell'arrivo del commissario Marano: “Non credo che venga il commissario Marano a dirci di cambiare la linea artistica del Festival di Sanremo. Anch’io una piccola autonomia me la sono creata nel mio contratto con la Rai. Anch’io posso dire la mia sulla costruzione del Festival, come può dirla Gianmarco. Secondo me viene per capire come mai tutti questi disguidi. Sembra che la ragazza noi l’abbiamo fatto apposta che si è ammalata, perché avevamo pronte le altre due ragazze. Non credo venga a cambiare la linea di questo Festival, ormai tracciata”. E non contento conclude: “Allora se calano gli ascolti è colpa di Marano”.

E' il turno del direttore artistico, Gianmarco Mazzi che cerca di chiarire quale è stato il problema sulle votazioni: “Quando arrivo in questa fase qua io devo tutelare lo spettacolo. Il fatto che è accaduto ieri è stato grave. Quando io mi sono accorto della cosa in tutto questo baillamme io odio dare la sensazione di sciatteria, per la quale mi ero premunito. Avevo alzato il livello di attenzione da mesi, dato che la società che quest’anno ha vinto l’appalto, che è la società del Dr. Noto, era la prima volta che faceva questa cosa. Io avevo detto ‘Mi raccomando’. Quello che è successo ieri sera, e qui devo fare i complimenti a Gianni e Rocco, rischia di far deragliare tutto. Abbiamo dovuto fare un’edizione un po’ in corsa per tutte le vicissitudini sulla convenzione. E’ un disastro totale, fortunatamente loro non hanno perso il controllo mentre noi dietro urlavamo”.

Mazzi poi ha voluto anche sottolineare che finalmente ci sarà il debutto sul palco dell'Ariston di Ivana Mrazova: "Ivana Mrazova stasera ci sarà. L'ho sentita stamattina e già stava abbastanza bene. Certo, non so se potrà ballare. Ma intanto speriamo di averla con noi".

La conferenza stampa è ancora nel vivo, mancano ancora molte domande, ma Gianni Morandi prende la parola e con il sorriso lancia un'altra frecciatina: “Io e Rocco andiamo, abbiamo una serata da preparare. Prima che arrivi Marano”. E qui entra in scena di nuovo Rocco Papaleo che saluta tutti con una bella poesia di Brecht "Piaceri": Il primo sguardo dalla finestra al mattino il vecchio libro ritrovato volti entusiasti, neve, il mutare delle stagioni, il giornale, il cane, la dialettica, fare la doccia, nuotare, musica antica, scarpe comode, capire musica moderna, scrivere, piantare, viaggiare, cantare, essere gentili" e parte l'applauso di tutta la sala stampa.

Eh si, bravo Rocco Papaleo!


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