Sanremo 2012: l'imbarazzato Morandi, la sobria Platinette e la paura omofobica del Festival

18 Febbraio 2012   08:39  

Sempre più ingessato in se stesso il Festival di Sanremo, incapace di rinnovarsi e innovare come altri programmi e Festival decisamente più di nicchia sanno fare e fanno.

Già dal conduttore si percepisce il tempo che non passa, un Gianni Morandi che a quasi settant'anni fatica a "stare dietro" a tempi, tecnologie e terminologie che hanno quarant'anni di meno.

Morandi è un'icona italiana, musica, cinema, televisione, un artista serio e capace, ma che è ormai il vero specchio di questo Festival che non riesce a scrollarsi di dosso marchettoni continui a programmi e personaggi Rai, falso perbenismo e poca innovazione.

Già perchè le polemiche politiche e artistiche Sanremo le ha sempre portate e quelle sui gay e sulle disabilità, quello che non era ancora successo è che un conduttore venisse "velatamente" accusato di omofobia.

Così Platinette, al secolo Maurizio Coruzzi, protagonista di una bella interpretazione insieme ai Matia Bazar non ha resistito a stoccare una freccia contro il Gianni nazionale.

"Io amo i gay, li adoro" ha detto riferendosi alla performance de "I soliti idioti", ma soprattutto alla frase di Morandi "non ho nulla contro gli omosessuali".

Noi non crediamo che Morandi sia omofobo, la sua storia e la sua musica ce lo fanno escludere, ma crediamo che lui sia l'esempio di questa vecchia Italia fatta di nonnetti anche arzilli che ricoprono incarichi troppo "giovani".

Un Morandi chiaramente in imbarazzo e impreparato, ma ragazzi provateci voi a quell'età a reggere il carico di un Festival come Sanremo!


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