Santa Maria Paganica in sicurezza, ''ora un concorso di idee''

Marchetti: apriamoci all'Europa per ricostruire

13 Aprile 2010   16:27  

La chiesa di Santa Maria Paganica, inserita nella lista dei 45 monumenti da salvare, la cui edificazione coincide quasi con la fondazione dell'Aquila è uno dei duecento edifici di pregio che fino ad oggi sono stati messi in sicurezza grazie al lavoro dei Vigili del Fuoco.

Il terremoto del sei aprile ha portato alla luce la stratificazione prodotta nel corso dei secoli, rendendo visibili dei frammenti della precedente chiesa ricostruita già una volta, a seguito del terremoto del 1703, fra i quali degli affreschi quattrocenteschi.

Adesso si sta lavorando alla copertura provvisoria, realizzata con materiali innovativi, che salvaguarderà ciò che rimane della chiesa dagli agenti atmosferici. Mentre diversi elementi sono stati già messi al riparo dalla pioggia.

Le macerie, che avevano formato sul pavimento uno strato alto fino a sette metri, sono state rimosse e accuratamente selezionate e numerate. “Quello di Santa Maria Paganica è stato uno degli interventi più difficili e delicati” ha detto il direttore regionale dei Vigili del fuoco Giuseppe Romano.

Mentre si attende un organico piano di recupero dei beni culturali, il problema più grosso sembra essere ancora una volta, quello economico.

Il terremoto dell'Aquila infine sarà al centro della XII settimana della cultura che si svolgerà in tutta Italia dal 16 al 25 aprile, con tre appuntamenti. Il primo sarà la conferenza dedicata alla messa in sicurezza degli affreschi nella chiesa di San Silvestro, in programma lunedì prossimo alle 10 all'auditorium di Strinella88.

Nelle interviste il vice commissario alla ricostruzione con delega ai beni culturali, Luciano Marchetti, e il commissario Gianni Chiodi.

(MS)

 


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