Si avvicina il processo per l’inchiesta sui controversi appalti della Asl di Pescara: coinvolti nomi di spicco della politica e del settore sanitario.
Sono 21 gli indagati che dovranno affrontare il processo nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti della Asl di Pescara, mentre 13 tra persone fisiche e giuridiche hanno richiesto di patteggiare. La fase preliminare dell’udienza, condotta dalla Procura e legata alle attività dell’imprenditore sanitario Vincenzo Marinelli, si è conclusa con questo bilancio. Marinelli, figura centrale nella vicenda, è deceduto lo scorso 24 ottobre all’età di 88 anni.
I soggetti che hanno presentato richiesta di patteggiamento compariranno venerdì prossimo davanti al giudice Fabrizio Cingolani. Il processo per i restanti 21 imputati inizierà il 20 febbraio 2025. Marinelli, già escluso dal procedimento per motivi di salute all’inizio di ottobre, ha ricevuto oggi la formalizzazione del non luogo a procedere.
Tra le accuse principali figurano corruzione, turbata libertà degli incanti ed evasione fiscale, pratiche utilizzate per la creazione di fondi neri destinati al pagamento di tangenti e regali. Tra i rinviati a giudizio emergono nomi illustri: l'ex direttore generale della Asl, Ciamponi, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, coinvolto per corruzione e turbativa d'asta, e l'ex consigliera regionale nonché attuale vice segretaria della Lega, Sabrina Bocchino, accusata di corruzione per aver favorito Marinelli in tre gare, ricevendo regali di valore e un contributo di 5.000 euro per la campagna elettorale del 2019.
Lorenzo Sospiri ha dichiarato: «Prendo atto con serenità della decisione del giudice di rinviarmi a giudizio nell’ambito del caso Marinelli. Mi preparo, con i miei legali, ad affrontare un processo che sono certo dimostrerà la correttezza del mio operato dopo cinque anni di attesa. Durante il procedimento analizzeremo ogni documento e chiariremo ogni possibile dubbio, garantendo trasparenza e chiarezza».
Sabrina Bocchino ha affermato: «Ripongo completa fiducia nell’operato della magistratura e sono convinta che il dibattimento confermerà la mia totale estraneità ai fatti. Con i miei legali stiamo elaborando una strategia per dimostrare la mia trasparenza sia come persona che come rappresentante delle istituzioni».