Scandalo dragaggio porto canale: Allegrino invita a remare tutti insieme...

Nota stampa del consgliere provinciale Antonella Allegnrino

“La disponibilità del ministro Corrado Clini ad affrontare in tempi brevi l’emergenza portuale in cui annega da oltre un anno lo scalo pescarese è l’ultimo treno buono per risollevare le sorti di un’infrastruttura strategica per la città e la sua economia. Ora è indispensabile che sia le istituzioni che i soggetti portatori di interessi sul territorio se ne rendano conto e remino concretamente e uniti verso una soluzione positiva di questa incredibile vicenda che ha messo in ginocchio un comparto vitale della città.

Se dal Governo arriva il sì ad un tavolo di confronto, è segno che è il territorio che deve riflettere e portare a quel tavolo delle soluzioni concrete e attuabili al più presto. Per questo, come associazione Articolo 3, il 27 giugno offriremo un’occasione buona per discuterne e confrontarsi, con un incontro-dibattito a cui prenderà parte il senatore Luigi Grillo, presidente della Commissione Permanente Lavori Pubblici del Senato. Verranno chiamati a portare progetti e idee sia i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune, che tecnici in grado di affrontare in modo innovativo il problema del reimpiego del materiale dragato dai fondali. All’incontro parteciperanno anche gli enti portuali di Molfetta e Viareggio, che hanno affrontato e risolto emergenze analoghe a quella del porto di Pescara, guardando al futuro del proprio scalo e facendolo risorgere in modo sostenibile per costi e metodologie impiegate. Al confronto saranno chiamati a partecipare tutte le voci economiche che hanno subito i danni dell’insabbiamento del porto, nonché i parlamentari e i consiglieri regionali pescaresi che  si sono interessati al problema.

Diversi i temi su cui si articolerà l’incontro: dalla necessità di un dragaggio stanziale che renda agevoli procedure e riduca costi e sperpero di denaro pubblico, a quella di veder decollare al più presto un Piano Regolatore Portuale che rivoluzioni la situazione attuale del òporto e del suo indotto.

L’intento non è quello di piangersi addosso e di fare una nuova, seppur aggiornata, stima delle perdite, ma di presentare idee che possano vincere l’inerzia di oggi e guardare a una soluzione a lungo raggio per restituire a Pescara il ruolo strategico che si era conquistata sul fronte Adriatico e che non ha più”.