Scanno: il borgo che domina la valle del Sagittario

27 Febbraio 2012   11:52  

Domina dall'alto la valle del Sagittario, e appoggiata ad uno sperone che si affaccia su una gola alpestre, perla tra i monti, sta Scanno (1050m. s.l.m.) il luogo dove la natura è spettacolo. Una strada tortuosa, ma dal panorama mozzafiato, conduce a Scanno. A tratti il percorso si affaccia su prati e boschi, ed è guardato dai paesi di Castrovalva, Villalago e Frattura. Per arrivare a Scanno ci si muove attraverso le Gole del Sagittario e costeggiando il famoso lago a forma di cuore.

Scanno è il luogo dove riscoprire la tradizione che vive ancora oggi ed è una tappa da non mancare per i buongustai.

Sull'origine del nome ci sono almeno due teorie, una più accreditata secondo cui “Scanno” si legherebbe al fitotoponimo scandalo e scannèlla che indicherebbero il nome di una varietà rustica di orzo o le località in cui si coltivava. L'altra ipotesi, più diffusa ma meno accreditata, lo fa risalire al latino scamnum (sgabello), perché il colle su cui è stato costruito il centro storico somiglierebbe ad una piccola panca.

Scanno era abitata già in epoca romana come dimostra una lapide romana conservata nel Museo della lana ed era luogo all'estremità nord del territorio dei Sanniti.

Scanno rimane illesa durante le invasioni barbariche per la struttura difensiva dei monti intorno al paese, ma è durante le invasioni saracene prima ed ottomana poi che muta assorbendo influenze orientali che si rilevano nel copricapo del vestito femminile tradizionale del paese che sembra un turbante, mentre i drappeggi del vestito sono colorati alla maniera orientale.

La diffusione del celebre vestito scannese, oggi motivo di lustro per chi lo indossa, è contemporanea all'affermarsi dell'industria della lana e dell'arte della tintoria: in tutto il Regno di Napoli l'abilità delle donne di Scanno nell'orditura e nella tessitura era ben nota.

Scanno durante la seconda guerra mondiale offre rifugio a Carlo Azeglio Ciampi che venne ospitato da una signora del posto, ora il Presidente emerito è cittadino onorario del paese.

Ciò che colpisce a Scanno è la bellezza dei suoi portali scolpiti e dei balconi barocchi, delle chiese rinascimentali e delle stradine in pietra, delle corti (suggestiva quella del seicentesco Palazzo Tanturri de Horatio), dei rosoni, degli affresco (splendida la Madonna in trono della chiesetta di S. Maria di Costantinoopoli), dei mascherone: Scanno è da scoprire così, lasciandosi trasportare dal piacere degli occhi.

Scanno tutta racchiusa nei monti, in una delle zone più belle della provincia dell'Aquila , è il capolavoro dell' “ornato”: nelle chiese, nei palazzetti nobiliari e nelle residenze private.

Maestria dell'architettura, del fregio, voglia di stupire tra l'austerità delle montagne.

Non solo l'occhio si bea a Scanno, anche i palati si deliziano con la cucina ricca di formaggi di pecora e capra, carni di agnello e maiale, dolci di mandorle, mosto e cioccolata ricoperti di glassa.

A Scanno il piacere lo si scopre addentrandosi nelle sue stradine, facendosi ammaliare non solo dall'architettura ma anche dalla famosissima raffinata arte orafa tradizionale e del merletto al tombolo.

Per innamorarsi di Scanno basta visitarla, arrivandoci con il treno e scendendo alla stazione Anversa-Villalago/Scanno, con l'autobus da Sulmona e con la macchina dall'A25 uscita Cocullo e poi sulla SS479

Info: Municipio Via Napoli, 21 - 67038 Scanno Tel.0864/74545-0864/747284-Fax 0864/747371  e.mail:comunescanno@tiscalinet.it  http://www.comune.scanno.aq.it/ IAT (Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica).


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