Sciopero Cgil: grande partecipazione a Teramo, Ranieri: "E' evidente che siamo arrabbiatissimi"

06 Settembre 2011   12:18  

In tantissimi sono arrivati a Teramo per lo sciopero generale indetto dall Cgil. Piu' di diecimila persone alla manifestazione regionale indetta a livello nazionale dalla Cgil per protestare contro la manovra del Governo. Un grandissimo corteo si e' snodato lungo le vie della citta' dove e' stata sottolineata anche la difficile situazione dell'Abruzzo. Localitàscelta è stato Teramo.
Il grande successo della manifestazione è il segno del malessere generale secondo Carmine Ranieri del Funzione pubblica di Cgil Abruzzo.

"Siamo scesi in piazza per evitare le speculazioni di chiunque" in particolare Ranieri spiega che "Teramo è stata scleta perhé è una delle tante realtà abruzzese profondamente colpita dalla crisri".

Lo sciopero generale è frutto di una manovra governativa che, secondo i vertici del sindacato, sembra andare ancora una volta a colpire i più deboli. "Tagli a livello decentrato che si configurano come diminuzione dei serivzi alle persone" spiega Ranieri "la regione Abruzzo ha già subito forti tagli al sociale e abbiamo ottenuto, con una precedente manifestazione, un contibuto di 3 milioni di euro, ma la condizione è tale per cui non è previdibile altro taglio."



Sono infatti scese in campo tra le prime le regioni e poi i comuni a evidenziare che la manovra, così come si configurava nelle prime ore, risultava una mannaia sulle già scarne casse delle amminsitrazioni locali.

"E' stato tolto l'Ici anche a chi poteva pagarlo - spiega Ranieri - la Cgil ha chiesto di intervenire sui grandi patrimoni. Patrimoniale prima proposta dal governo
Berlusconi che in tutta gli anni della propria amminsitrazione aveva giurato di non mettere le mani nelle taschi nessuno nemmeno dei più ricchi, ed infatti la patrimoniale è stata poi eliminata.
"Chiediamo che venga inserita una patrimoniale per i reditti superiori agli 800 mila euro, chiediamo un vero recupero sull'evasione.
"
Le misure adottate dal governo secondo Ranieri "compliscono i soliti e non servono a recuperare il debito."

Particolarmente avversato è l'articolo 8 della manovra sulla deroga agli accordi di lavoro nazionali che la Cgil e' infatti pronta a contrastare con tutti i mezzi.

La Cgil non firmera' alcun accordo che possa mettere in discussione lo Statuto dei lavoratori e l'uguaglianza tra essi.
Secondo il segretario generale della Cgil Susanna Camusso quell'articolo è persino incostituzionale  pertanto annuncia, in un'intervista a Repubblica "il ricorso alla Corte Costituzionale. Dove si cerchera' di applicare la legge arriveranno gli scioperi. La Confindustria, come le altre organizzazioni imprenditoriali, deve scegliere: o la legge, o l'accordo del 28 giugno scorso". Un invito, dice camusso, "che rivolgo anche" a Cisl e Uil."

Una scelta quella relativa all'articolo 8 che spiega ancora Ranieri "Non solo è iniqua ma non serve a niente ai fini del recupero dei soldi che ci impone l'Europa."


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