Scomparsa piccolo Jason, i genitori cambiano versione: "E' morto in un incidente domestico"

26 Settembre 2011   19:22  

Jason è morto. Ad oggi, questa è l'unica certezza sulla tragica sorte del bambino di due mesi e mezzo scomparso alla fine di giugno a Folignano (Ascoli Piceno), dall'abitazione di una famiglia difficile, altri due figli piccoli già allontanati dal padre e madre dal Tribunale minorile perché vittime di strane cadute in casa.

Oggi, Katia Reginella, la madre di Jason, e il marito Denny Pruscino, che pur non essendo il padre biologico del bimbo lo ha riconosciuto, sono comparsi davanti al gup di Ascoli Rita De Angelis e ai pm Carmine Pirozzoli e Cinzia Piccioni per un interrogatorio in incidente probatorio. E per la quarta in tre mesi hanno cambiato versione sulla scomparsa di Jason, fornendo una ricostruzione univoca che sembra non convincere gli investigatori.

"Jason è morto in un incidente domestico", hanno detto. E' caduto a terra mentre Denny lo teneva in braccio. Era agonizzante, ansimava, ma invece di chiamare i soccorsi, i genitori - questo il loro racconto - lo hanno spogliato e infilato in un sacco, come un vestito vecchio. Poi, in auto, si sono diretti da Folignano a Castel Trosino, una località distante circa dieci chilometri.

Solo Pruscino sarebbe sceso dalla vettura, accostata lungo la strada, e con il suo fardello si sarebbe inoltrato nella boscaglia. Qui, così ha detto, il bambino gli sarebbe scivolato dalle braccia per la seconda volta, rovinando a terra. E lì il padre lo avrebbe abbandonato, prima di risalire in auto e tornare a casa con la compagna. Un racconto allucinante, che Katia e Denny hanno dipanato senza guardarsi in faccia, ma potendo ascoltare ciascuno le parole dell'altro, assistiti dai loro legali. Gli avv. Felice Franchi per Pruscino, Cinzia Piccioni per la Reginella.

Tutto vero? Una fine orrenda per il povero 'Pollicino', il piccolo cadavere lasciato in balia degli animali, oppure l'ennesima fantasia di due menti instabili, con la moglie che inizialmente accusava il marito di aver ammazzato Jason in uno scatto d'ira, mentre lui aveva indirizzato i carabinieri all'estero, in Svizzera, alla ricerca di una fantomatica famiglia che avrebbe preso in carico il bambino. Impossibile capirlo, per ora, mentre non appare imminente l'ennesimo sopralluogo a Castel Trosino, dove Denny si è offerto di tornare "di notte", per poter "ricordare meglio". Per la coppia, lei rinchiusa nel carcere di Teramo, lui nel penitenziario di Marino del Tronto, dove ha anche tentato il suicidio bevendo candeggina, l'ipotesi accusatoria resta quella di concorso in omicidio volontario.


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