Analisi modelli evidenziano un’ondata di caldo fino a metà giugno, poi possibili infiltrazioni fresche, con temporali sparsi e cambiamenti termici significativi.
La fase dal 9 al 16 giugno sarà caratterizzata dall’azione preminente di un promontorio subtropicale, guidato da aria calda in quota, che bloccherà le perturbazioni atlantiche tra Islanda e Groenlandia, mantenendo una dominanza di alta pressione sull’Italia ed Europa centrale. Le temperature registreranno notevole anomalia positiva, superando di oltre +3 °C le medie climatiche su Italia, Francia, Iberia e Balcani . Precipitazioni pressoché assenti nel bacino del Mediterraneo, a testimonianza della stabilità atmosferica.
Dal 16 al 23 giugno, la massa anticiclonica si sposterà verso ovest, focalizzandosi su Iberia e Francia, mentre emergono i primi segnali di instabilità sull’Italia meridionale a causa di infiltrazioni umide in quota. Si prevede un ritorno delle piogge, con precipitazioni in linea o superiori alla norma tra Sud Italia e Grecia .
La terza fase, 23–30 giugno, vedrà un lieve indebolimento dell’anticiclone, pur mantenendosi più alto della media su Iberia, Francia e Mediterraneo occidentale. Il getto polare inizierà a ondulare portando una saccatura da ovest. Le temperature continueranno a restare sopra la media, ma con anomalie attenuate sulle regioni settentrionali. Le precipitazioni saranno sottostimate rispetto alla media su molte aree, ma con un aumento della probabilità di fenomeni localizzati tra orientali e Balcani.
Secondo le stime dell’Aeronautica Militare, fino al 6 luglio l’Italia vedrà una predominanza di anomalie climatiche positive, piogge ancora scarne o nella media, e temperature costantemente elevate .
Queste tendenze confermano l’influenza dell’anticiclone subtropicale africano, noto per l’espansione verso il Mediterraneo durante l’estate, generando stabilità, elevate pressioni geopotenziali e frequenti ondate di caldo afoso.
In sintesi, l’Italia attraverserà una sequenza meteorologica caratterizzata da:
Prima decade: pieno dominio dell’anticiclone con caldo e siccità.
Seconda decade: spostamento verso ovest e prime piogge meridionali.
Terza decade: instabilità in aumento, temperature ancora elevate ma più moderate.
Il monitoraggio dovrà restare costante, poiché l’alternanza tra caldo persistente e possibili break instabili sarà determinante per gli assetti climatici dell’estate alle porte.