Dopo l'appello del sindaco Enrico Di Giuseppantonio, gli autori del furto del Bambinello dal presepe in piazza Alessandro Fantini hanno risposto con una lettera anonima, consegnata sotto la porta dell'ufficio Anagrafe e Stato Civile. Nella missiva, gli autori si scusano con il sindaco e la comunità di Fossacesia per l'atto, spiegando che l'intenzione era una semplice "goliardia" tra amici per divertirsi, senza rendersi conto delle conseguenze morali e legali.
Nella lettera scritta via computer, gli autori sottolineano che il gesto non era mirato a offendere la religione o urtare la sensibilità altrui ma era stato compiuto con eccessiva superficialità. Riconoscono il loro errore nel non valutare le implicazioni morali e legali del loro agire.
Gli autori affermano di non aver causato danni al Bambin Gesù, ma solo di averlo spostato da un luogo all'altro, sempre all'interno dei confini del paese, anche in un luogo frequentato come l'abbazia di San Giovanni in Venere, dove sarebbe stato sicuramente ritrovato.
Il sindaco Di Giuseppantonio ha commentato l'atto definendo la lettera come un segno di pentimento, ma ha espresso la necessità di una telefonata chiara da parte degli autori prima di interrompere l'azione d'indagine avviata dai carabinieri. Il sindaco si augura che gli autori si facciano avanti per spiegare meglio le motivazioni dietro lo spostamento del Bambinello e, pur apprezzando le scuse, resta in attesa di ulteriori chiarimenti.